BRINDISI – Ormai siamo ben oltre le carte bollate nella guerra in atto tra gestori di locali della movida e una fetta di abitanti del centro storico di Brindisi. Ognuna delle due parti in causa si fa le proprie ragioni da far valere in ogni sede, a cominciare da quella prefettizia dove si sta tentando di uniformare i comportamenti su scala provinciale, avendo fissato un orario di conclusione delle emissioni sonore all’una di notte nel centro storico ed alle due sul litorale. L’intesa, però, diventerà efficace solo a seguito delle emissioni delle singole ordinanze sindacali che ciascun primo cittadino dovrà sottoscrivere per imporre delle regole prima che sla situazione degeneri. E qualche segnale in questa direzione già lo si avverte, visto che il gestore di un locale situato a pochi passi da piazza Vittoria ha pubblicato foto da cui si evince che da qualche appartamento dei piani alti sono state lanciate delle uova su personale del locale e su clienti.
Un episodio da cui ha preso le distanze anche il “Comitato civilmente in centro” che porta avanti le istanze dei residenti, ma che condanna il ricorso ad azioni sconsiderate che servono solo a creare ancora più problemi.
Si chiedono, invece, controlli più efficaci da parte delle forze dell’ordine, anche per ciò che riguarda la vendita di bevande alcoliche il cui limite orario potrebbe essere stabilito nella stessa ordinanza riguardante le emissioni sonore.
Ma il trascorrere dei giorni ha fatto scattare anche un’altra iniziativa visto che il sindaco neoeletto Pino Marchionna è stato diffidato dai residenti perché venga garantito il diritto al riposo.
Chi risiede in centro, infatti, non può essere condannato a restare sveglio fino a notte inoltrata. Occorrono delle regole e soprattutto occorre che qualcuno poi le faccia rispettare perché solo così tornerà la pace tra chi vuole la quiete e chi vuole portare avanti le proprie attività commerciali.
Mimmo Consales
