BRINDISI – Quella della società partecipata della Provincia “Santa Teresa” è davvero una bruttissima gatta da pelare per il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna che sarà chiamato ad effettuare degli adempimenti societari pur avendo rassegnato le dimissioni lo scorso 30 maggio.
Lo si è intuito chiaramente sulla base delle affermazioni fatte in conferenza stampa dal Presidente della Provincia Toni Matarrelli il quale ha ricostruito i termini della vicenda per poi concludere affermando che il nuovo amministratore della Santa Teresa sarà nominato un minuto dopo che Marchionna revocherà o confermerà l’efficacia di sedici lettere di avanzamento di carriera e di stipendio per altrettanti lavoratori della Santa Teresa.
Il 31 maggio, infatti, a seguito dell’invito a fare scelte opportune rivoltogli proprio da Matarrelli, l’amministratore unico dimissionario Marchionna sospese l’efficacia di tali provvedimenti, ma èp chiaro che la sospensione non può ribaltare la soluzione del problema su chi verrà dopo di lui, anche perché – come ha ribadito Matarrelli – nessuno accetterebbe di caricarsi una questione determinata da chi l’ha preceduto.
Nel frattempo, i tempi per la proclamazione dei consiglieri comunali e quindi per la convocazione del primo consiglio comunale sono ormai pressoché scaduti e quindi il primo cittadino dovrà liberarsi di questa vicenda prima di giungere in aula. Decidere se annullare le promozioni o confermarle appartiene ad una sfera personale che comporta, in un caso e nell’altro, responsabilità non indifferenti.
Per il resto, Matarrelli ha confermato che la Santa Teresa chiuderà in forte perdita il bilancio del 2022 in quanto i lavori imputati come esecuzione in quell’anno in realtà sono stati svolti nel 2023. Certo, il deficit potrà essere spalmato nei successivi cinque bilancio, sulla base di quanto prevede il decreto mille proroghe, ma anche per far questo occorrerà un piano industriale da cui si evincano le potenzialità della stessa società in riferimento alla capacità di tornare a produrre utili. Ed in questo momento è assai difficile che questo si possa mettere nero su bianco.
Mimmo Consales