Attualità

Tassa di soggiorno? Gli operatori: servono servizi adeguati per i turisti

LECCE – Quattro milioni quattrocentomila euro negli ultimi tre anni. Un milione e mezzo solo nei primi cinque mesi del 2023. Una pioggia di soldi sono entrati nelle casse comunale grazie alla tassa di soggiorno, un balzello che rende felici gli amministratori comunali ma sul quale si è innescata l’ennesima polemica. Il caso è piombato in consiglio comunale in seguito a una interpellanza presentata dal consigliere Andrea Pasquino. Il nodo è presto detto: dove sono state destinate le risorse provenienti dalla tassa di soggiorno? L’assessore Christian Gnoni ha elencato una serie di macro categorie. Precisazioni che non sono bastate ad attenuare le perplessità degli stessi addetti ai lavori.

D’altronde gli operatori del settore sono i primi a stare in trincea e a interfacciarsi ogni giorno con i turisti raccogliendo critiche, lamentele e suggerimenti. A fronte della richiesta di un esborso per la tassa di soggiorno – che nel giro di pochi anni è quasi triplicata, passando da 1 a 2,50 euro in alta stagione – i turisti rivendicano servizi adeguati.

Ecco perché gli operatori turistici fanno leva sulla proposta di Pasquino girata al sindaco Salvemini e chiedono un coinvolgimento reale sul tema. Un tavolo tecnico consultivo con un unico obiettivo: migliorare il sistema di accoglienza turistica a Lecce. Argomenti triti e ritriti che attendono risposte immediate, e che rischiano di essere fuori tempo massimo visto che la stagione estiva è già partita.

Articoli correlati

MyEye: gli occhiali parlanti per ipovedenti

Redazione

Dagli studenti l’appello ad Emiliano per dichiarare emergenza climatica in Puglia

Redazione

Lupiae, Salvemini: nessuna iniziativa per istanza fallimento

Redazione

Unisalento: in via sperimentale, lezioni a distanza e lauree in diretta streaming

Redazione

Agosto si congeda con acqua e grandine

Redazione

Accoglienza ucraini a Maglie e Melpignano: accordo tra Prefettura e Caritas idruntina

Redazione