LECCE – (t.d.g.) Una grande festa per tutto il calcio giovanile italiano al Pala Terme di Montecatini davanti ad una platea di circa tremila persone.
Sempre sabato scorso, al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, il ‘Grassroots Festival’, grande evento di chiusura della stagione dell’attività calcistica di base, sono stati infatti assegnati i ‘Grassroots Awards 2022/23’: premiati i migliori progetti, le migliori iniziative, oltre ai club e ai singoli personaggi che si sono particolarmente distinti per la loro attività nell’ambito del calcio giovanile.
Presente pure Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico: “Essere qui, tutti insieme, è una grande emozione – ha detto Tisci – e proprio in eventi come questi, che voi ragazzi ricorderete per tutta la vita, emergono i veri valori dello sport. Il messaggio è: bisogna vivere il calcio come fattore educativo e, al tempo stesso, come grande divertimento”.
Il premio come “miglior progetto di sviluppo calcio femminile” è andato alla SSD Women Lecce, club nato nel 2000. Fin da subito si è contraddistinto per la promozione e lo sviluppo del calcio femminile nei quartieri difficili della città. Dal 2016 nasce l’attuale Scuola Calcio, che oggi ha all’attivo più di 130 iscritte ed è attivissimo a livello giovanile.
Il miglior progetto di sviluppo del calcio femminile per il 2023 dunque è quello del Lecce Women che ha battuto Hellas Verona e Gualdo, tutte in nomination.
Dalla sua nascita ha avviato vari progetti con le scuole di ogni ordine e grado del territorio salentino. Ha ideato inoltre un concorso per l’assegnazione di borse di studio per meriti scolastici e sportivi e altri premi che permettono alle ragazze con meno possibilità economiche di frequentare gratuitamente la Scuola Calcio.
Il premio è stato consegnato dal coordinatore regionale della Puglia, Antonio Quarto, a Vera Indino (tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile del club) e Serena D’Amico, capitano del Lecce Women: “Siamo onorate di essere qui – hanno dichiarato – e felici di aver dimostrato che anche al Sud d’Italia, si può fare calcio femminile con ottimi risultati”.