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Bleve: “Sento il peso delle responsabilità, ci sono notti che per il mio Lecce non dormo”

LECCE – Salentino doc, leccese purosangue del rione Casermette, Marco Bleve 27 anni, ha trascorso la sua vita nel Lecce, dal settore giovanile, alla serie C, B e serie A, gran parte della carriera da gregario in campo ma protagonista nello spogliatoio, ha esperienza da vendere e sulla prestazione opaca contro lo Spezia, a Piazza Giallorossa spiega il suo punto di vista:

“Sicuramente siccome la posta in palio era alta molti ragazzi, molti giovani, dai quali è formata la nostra rosa, l’hanno sentita un po’ di più, diciamo che era da mettere in preventivo che non saremmo riusciti a fare una prestazione come il nostro solito, come abbiamo fatto con la Juve e con la Lazio che sono due grandi squadre che ti lasciano giocare a viso aperto, lo Spezia invece è difficile da penetrare perché è una squadra che ha un baricentro basso e non è stata una gara per palati fini, abbiamo fatto una prestazione sottotono, però ci teniamo stretto il punto e vediamo cosa succede nelle prossime due”.

Parte del pubblico ha rumoreggiato non poco dopo la scialba prova offerta dalla squadra con lo Spezia e lui, Bleve, che ha una certa esperienza e che conosce l’ambiente ha spiegato ai compagni la situazione:

“Lo spiego in modo particolare a chi non parla benissimo l’italiano, perché sono ragazzi che arrivano da paesi dove il calcio si vive in maniera più tranquilla per fare qualche esempio Finlandia, Gambia, Zambia, vengono in un contesto come il nostro dove la piazza è molto calorosa, si sentono attaccati ed ho spiegato loro che non è una contestazione ma che vuole essere un incitamento, e di cercare di dare il meglio, di restare uniti che poi festeggeremo tutti insieme”.

Il suo amore per il Lecce è viscerale, la sua è una favola di quelle che vivono tanti bambini quando corrono dietro ad un pallone, col sogno di vestire la maglia del cuore e lui è lì che adesso sogna la salvezza, l’ennesimo risultato da raggiungere con il cuore in mano e confida di non dormire la notte per la sua squadra:

“Ci sono notti che faccio fatica a dormire ed è la prima volta che mi capita da tanti anni a questa parte, forse aumentando un po’ l’età mi sento un po’ più responsabile. Sento il peso delle responsabilità in questo gruppo, quindi ci sono gare in cui soffro sia durante che dopo, a casa la sera, e non dormo. Spero che passi presto questo momento”.

Domenica si va a Monza; la squadra di Berlusconi è sulla casella dell’ottavo posto con 52 punti, ed è un osso duro da affrontare. All’andata terminò 1 a 1 con i gol di Gonzalez e Sensi. Il Lecce però adesso ha bisogno di punti e dovrà giocare col coltello tra i denti:

“Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, che ha sorpreso tutti dal punto di vista tecnico e qualitativo, però quando è venuta a Lecce abbiamo dimostrato di essere superiori, quindi ad oggi loro con le qualità sono usciti fuori ma noi andremo lì a prenderci i punti che abbiamo lasciato all’andata”.

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