TARANTO – Come da tradizione nella Domenica delle Palme si sono svolte le assemblee straordinarie delle due confraternite protagoniste dei riti della Settimana Santa a Taranto per l’aggiudicazione dei simboli da portare in processione.
Per quanto riguarda la confraternita dell’Addolorata e San Domenico le sdanghe, ovvero la statua della Vergine, sono state aggiudicate per 20mila euro, mentre la troccola (il crepitacolo che guida il pellegrinaggio del giovedì Santo) a 23.400 euro, la Croce dei misteri 7.000, le Pesare 2000 euro.
La gara dell’Arciconfraternita del Carmine ha dato invece questo esito: Troccola 30.000, la statua di Gesù Morto 87.000, il simulacro dell’Addolorata 41.000, la Sacra Sindone 40.100 e via via gli altri simboli, aggiudicati con somme oscillanti tra i 10mila e i 35mila euro.
Ma a cosa viene destinato il denaro raccolto? Innanzitutto a opere di carità per le persone più fragili della città: alimenti, indumenti, materiale didattico, cure mediche, ma anche le cosiddette mense dei poveri e il centro di accoglienza notturna per i senza fissa dimora, edificato qualche tempo fa per volontà dell’Arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro.
E poi le tante altre attività svolte dalle confraternite: eventi culturali aperti alla città, l’allestimento degli altari della reposizione (detti impropriamente sepolcri), l’ingaggio dei complessi bandistici che accompagnano le processioni (e non solo quelle della Settimana Santa), le borse di studio per confratelli e loro figli, la costruzione e la gestione di cappelle cimiteriali per la sepoltura gratuita di confratelli e consorelle.
Pertanto più alte sono le offerte durante le gare della Domenica delle Palme, più aiuti è possibile destinare alle persone bisognose, grazie alla generosità dei confratelli tarantini.
