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“Eroi del COVID”, prorogati i contratti dei precari. Ma si attende soluzione definitiva

BRINDISI – Sono stati prorogati fino a gennaio 2024 i contratti dei sanitari precari che hanno prestato servizio durante l’emergenza COVID. Soddisfatta la FP CGIL Brindisi. Ma ora resta da individuare una soluzione definitiva al problema.

Un po’ di dignità e di speranza sono state finalmente ridate anche ai cosiddetti “Ultimi eroi del COVID”, i cui contratti in scadenza il 31 marzo prossimo sono stati prorogati fino a gennaio 2024. Per loro si è battuta la FP CGIL di Brindisi, che aveva indetto un sit-in di protesta presso la sede generale della ASL di via Napoli, poi sospeso, riguardante il personale sanitario, tecnico e amministrativo reclutato a chiamata diretta e idonei al concorso, nonostante le opportunità offerte dal nuovo decreto “Mille proroghe” per estendere i contratti ed aprire nuovi percorsi di stabilità occupazionale.

Tali lavoratori avrebbero dovuto terminare i loro contratti il 31 marzo, poiché non sarebbero rientrati nei processi di stabilizzazione, nonostante soddisfino i requisiti richiesti e abbiano prestato servizio durante l’emergenza COVID-19 in aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, la legge 197 del 30 dicembre 2022 consente agli enti del Servizio Sanitario Nazionale di assumere a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre 2024, tutti i professionisti che abbiano maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023, di cui almeno sei nella fase di emergenza nazionale. In merito a questo, la Regione Puglia dovrebbe fornire disposizioni riguardo alle stabilizzazioni, ai sensi del milleproroghe.

Nel frattempo, la ASL di Brindisi ha confermato che tutti i dipendenti saranno prorogati fino a gennaio 2024. Tuttavia, se qualcuno dovesse raggiungere i 36 mesi entro tale periodo, dovrà cessare l’impiego, a meno che la Regione non fornisca nuove indicazioni per le stabilizzazioni attese da tutte le ASL. Va sottolineato che le ASL di Bari, Foggia, Lecce e Taranto hanno rinnovato da tempo i contratti per infermieri, Oss ed amministrativi durante il periodo COVID, dimostrando la possibilità e l’importanza di tutelare il personale che ha lavorato in prima linea durante l’emergenza sanitaria. Un piccolo riconoscimento, dunque, per un grande lavoro svolto in uno dei periodi più neri quale quello della pandemia, ma ora resta da individuare una soluzione definitiva al problema, in modo che anche i precari possano guardare con ottimismo al loro futuro.

Tommaso Lamarina

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