Cronaca

Incompatibilità: cambia il PM del caso Ivan Ciullo

LECCE – Una settimana fa, furono gli avvocati Paolo Maci e Gianluca Tarantino ad avanzare al procuratore di Lecce una richiesta di sostituzione del pubblico ministero nel caso della morte di Ivan Ciullo, giovane dj di Racale trovato senza vita, impiccato a un ulivo, nella campagna di Acquarica del Capo all’alba del 22 giugno 2015.

I suoi genitori non hanno mai creduto al fatto che il 34enne si sia suicidato.

La PM titolare del fascicolo, la dottoressa Maria Vallefuoco, risulta parte offesa in un procedimento penale in cui sono imputati i genitori di Ivan -Rita Bortone e Sergio Martella- accusati di averla aggredita nel suo ufficio nel 2019.

Ora la PM ha deciso di astenersi e il procuratore ha comunicato l’assegnazione del procedimento a un altro magistrato, il terzo, che dovrà occuparsi del caso.

“I fatti per i quali siamo stati denunciati da chi avrebbe dovuto darci risposte sulle cause della morte di nostro figlio – ha detto mamma Rita – risalgono al 2019. Erano già quattro anni che chiedevamo di essere ascoltati dalla Procura, ma ci avevano sempre ignorati. Ci trovavamo in Tribunale, ci hanno sbattuta l’ennesima porta in faccia e io ho forse alzato la voce”.

Dunque ora sarà un nuovo PM a decidere se proseguire le indagini sulla morte di Ivan Ciullo o chiedere l’archiviazione. Il nuovo magistrato che prenderà in mano il caso avrà il compito di presentate le proprie deduzioni sulle risultanze dell’incidente probatorio che si è svolto a febbraio, che pure non ha fornito risposte certe ai quesiti posti dal GIP Mario Tosi sui tempi, i mezzi e le cause della morte di Ivan Ciullo. “La super perizia ha evidenziato anzi -sottolinea la famiglia- l’impossibilità di dare risposte certe a causa del fatto che NON sono state svolte indagini nell’immediatezza del ritrovamento del corpo del ragazzo, né successivamente”.

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