SAN CESARIO – Attesa, disagi e proteste all’ufficio protesi della Asl di Lecce che si trova a San Cesario. Per il sindacato Cobas, che scrive alla Asl, sono pochi tre giorni di apertura al pubblico.
” I tre giorni di apertura degli uffici al pubblico, per due ore e mezzo al giorno sono troppo pochi. Non si riescono a smaltire le richieste ed inevitabilmente si creano file e disagi agli utenti”. Siamo all’ufficio protesi della Asl di Lecce che si trova a San Cesario. E questa era la situazione nelle scorse ore: qualcuno è costretto ad attendere in corridoio ed esprime il proprio disappunto. Un’odissea per la quale il Sindacato cobas Pubblico Impiego da tempo riceve segnalazioni che gira alla Asl di Lecce e che oggi si traducono in una lettera firmata da Giuseppe Mancarella ed indirizzata proprio alla Asl di Lecce. “Le problematiche organizzative relative alle aperture per soli tre giorni e per sole 2,5 ore cioè dalle 9 alle 11,30 crea forti disagi a persone anziane e giovani per diversi motivi. Visto il numeroso afflusso di utenti la stanza risulta piccola e sono costretti ad attendere in piedi nel corridoio. Ci viene riferito che se si arriva anche con 5 minuti di ritardo per la semplice consegna dei documenti il personale afferma che gli uffici sono chiudi e si rimanda al giorno seguente, ma se il diniego avviene di mercoledì bisogna attendere il lunedì seguente. Altra problematica per le famiglie di lavoratori è che non essendoci aperture pomeridiane sono costrette a prendere ferie, o permesso dal lavoro per una semplice consegna dei documenti. Una gestione pubblica non può funzionare in questo modo e pertanto si chiede l’apertura di tutti i giorni della settimana con due aperture pomeridiane nelle giornate di martedì e giovedì.
