TARANTO – Come nelle favole il calcio riesce a regalare emozioni uniche. Qualsiasi ragazzo che ama la sua squadra del cuore sogna di entrare in campo con quella maglia e di fare gol, sotto alla sua curva, sotto a quel settore che frequentava da bambino.
È successo ad Antonio Boccadamo, classe 1999, che dopo essere cresciuto nel settore giovanile tarantino ed aver esordito con la maglia rossoblù ha iniziato a girovagare. Nell’ultima sessione del mercato invernale è tornato a Taranto e nella gara di domenica, con il Latina, ha toccato il cielo con un dito.
Mancava poco alla fine di una gara che si avviava verso ad un pareggio a reti bianche, Capuano l’ha mandato in campo. Sangue freddo ma cuore in gola, riceve la sfera da Mastromonaco, la controlla di petto, guarda la porta, calcia, e fulmina il portiere. Poi la corsa e l’esultanza… un punto esclamativo su un pomeriggio che si colora di emozioni e invece rischiava di essere grigio. Un figlio di Taranto, un tifoso del Taranto ha sbloccato un periodo poco felice della sua squadra del cuore.
Mister Capuano ha parlato anche di lui nel dopo gara:
“Ho fatto le sostituzioni senza perdere mai razionalità, ho tolto Crecco e messo Boccadamo perché negli ultimi 5 minuti devi allungare. Il gol è nato lì, e poi l’apoteosi. Ha segnato un ragazzo che ha voluto fortissimamente il presidente perché, con l’onestà che mi contraddistingue, nemmeno lo conoscevo, l’ho visto in allenamento e l’ho messo in campo a Foggia, perché per me vale la meritocrazia, non vale il nome ma vale chi lotta. Sono scontento per lui, il Taranto si è sbloccato, il Taranto ha vinto una partita difficilissima”.