Qualsiasi sia l’analisi che si voglia fare sulla gara Taranto – Gelbison, terminata zero a zero, non si può certo prescindere da un fatto inopinabile, un punto è meglio di zero, specialmente in uno scontro diretto.
D’altronde la squadra è in evidente risalita dall’arrivo di mister Ezio Capuano che ha dovuto prendere una macchina che non aveva certo costruito o scelto lui. Poi la risalita. Adesso però dopo tre pareggi consecutivi iniziano i mugugni ma, al netto di ogni malcontento, può significare un concetto semplice svelato da un termine basilare nel calcio: continuità.
Il Taranto ha 30 punti dopo 24 gare, con una media di 1.25 a gara, nella scorsa stagione, nel Girone C, la media salvezza fu di 1.02 punti, mentre il Taranto si salvò con 39 punti e cioè con una media di 1.08 a gara. Ciò detto in questa stagione si sta facendo meglio e seppur la vittoria manchi dal 18 dicembre, la squadra di Capuano è in serie positiva. Ecco perché bisogna essere fiduciosi, consapevoli che l’unico obiettivo in questa stagione è la salvezza, ha ripetuto il concetto della permanenza in C anche il mister subito dopo la gara. Nel prossimo turno si andrà a Foggia ma non ci sono partite facili o difficili, sono tutte difficili, così come ha detto il mister rossoblù:
“Per noi tutte le partite sono importanti e sono difficili, e lo sapevamo prima quando qualcuno parlava di altri obiettivi. Il nostro obiettivo è la salvezza, lo ripeto, da come siam partiti, perché il calcio lo conosco, quando fai benissimo e poi fai bene, hai fallito nel calcio, quando invece fai malissimo e poi fai benino hai fatto bene, purtroppo è questo ma noi sappiamo benissimo che abbiamo preso un punto in questa gara, con una prova nel secondo tempo disarmante, cosa devo dire di più? Mi assumo le responsabilità”.