LECCE – Il gap nord-sud è evidente e riuscire a colmarlo non sarà semplice, anche se il Pnrr potrebbe rappresentare un’occasione buona per attenuarlo. Il recupero dei livelli pre-Covid, gli investimenti nelle costruzioni, il PIL sono parametri tutti in crescita, ma risultano sempre uno o più passi indietro rispetto al nord. Per non parlare di altri aspetti che evidenziano le differenze territoriali: la velocità di connessione ferroviaria tra i centri, il funzionamento della rete idrica, l’offerta di asili nido, non fanno altro che far emergere un Mezzogiorno isolato dal resto del Paese e con un indice di competitività tra i territori già scarso e notevolmente peggiorato.
E qui subentra il PNRR, Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il documento strategico che il Governo italiano ha predisposto per prevedere una serie di linee d’intervento per ridurre la disparità che storicamente colpisce il meridione rispetto al resto del Paese. Per fare il punto della situazione Ance Lecce ha organizzato un convegno dal titolo emblematico “PNRR per il Sud che sarà”. Un focus non solo sul monitoraggio dei fondi, ma anche sulla reale allocazione di risorse sul territorio.
Riuscirà il sud a recuperare concretamente il gap con il nord? Il PNRR è attivo, ora sta a noi sfruttare al meglio questa risorsa. Il Sud non può permettersi di perdere questa opportunità.
Mariafrancesca Errico