SUD SALENTO – La decisione è arrivata nelle scorse ore: la gip Laura Liguori ha convalidato la misura degli arresti domiciliari scattata lo scorso 20 gennaio a carico di un 49enne dell’hinterland di Maglie. È accusato di aver adescato minorenni sul bus privato con il quale, nei panni di autista, li accompagnava ogni giorno a scuola: a loro – sempre stando all’accusa – avrebbe chiesto carezze intime e dato appuntamento nel garage della sua abitazione, lì dove avrebbe intrattenuto anche rapporti sessuali veri e propri.
Le presunte vittime di abusi, di ambo i sessi, hanno tra i 13 e 15 anni e sono circa una decina.
È stato il genitore di uno di loro a sporgere denuncia e dato il la’ alle indagni, condotte dai carabinieri della locale stazione su delega del Sostituto Procuratore Luigi Mastroniani, che per il 49enne aveva chiesto l’arresto in carcere.
Le accuse sono di violenza sessuale aggravata e adescamento di minorenni e i fatti contestati si sarebbero verificati dal 2016 fino allo scorso anno.
Lusinghe e complimenti di persona e poi in chat: così – stando alle parole della Gip Liguori – l’autista avrebbe “creato una sorta di circolo di ragazzi facenti parte di un gruppo whatsapp, sulla cui riservatezza, l’indagato poteva fare affidamento”. E poi ancora: “Le stesse dichiarazioni rese dagli studenti consentono di affermare con certezza che aveva l’abitudine di “toccare” molti degli studenti che quotidianamente salivano sul suo autobus” scrive ancora la giudice nel provvedimento.
Dopo le prime risultanze investigative – lo ricordiamo – era scattato il sequestro dei dispositivi elettronici di proprietà dell’uomo. Le foto di minori e le chat che sarebbero state trovate al loro interno, avrebbero avallato il quadro accusatorio.
L’arrestato durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto lunedì, con al fianco l’avvocato Fabrizio Mangia ha respinto categoricamente ogni accusa. Rispondendo alle domande della gip per più di un’ora ha riferito di aver sempre intrattenuto un mero rapporto di amicizia con i ragazzi che conosceva da tempo e accompagnava a scuola. Nessun incontro nel garage e nessuna chat spinta su whatsapp, così come – ha precisato – nessun abuso è mai stato perpetrato.
Sulla convalida dei domiciliari l’avvocato Mangia valuterà il ricorso al Riesame.
E.FIO