PUGLIA – Sono 12 i Puglia, sulle 200 in Italia, le scuole che godranno dei fondi destinati dalla quarta missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dedicata a istruzione e ricerca. Si tratta di interventi finanziati nell’ambito del bando “nuove scuole” e quota di edifici scolastici dotati di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Fondi importanti circa 80,2 milioni di euro, che verranno gestiti come ricorda il presidente dell’associazione nazionale dirigenti scolastici di Puglia Roberto Romito, direttamente dagli enti locali pugliesi che dovranno essere bravi in termini di efficientamento e velocità. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, l’83,3% degli interventi riguarderà edifici nelle classi energetiche F e G, quelle meno efficienti. Una situazione generale quella riguardante l’edilizia scolastica non propriamente rosea. Ma se sul piano dell’edilizia scolastica le cose non vanno benissimo, le carenze si avvertono anche sul piano dell’apprendimento dei ragazzi. Uno stato di salute preoccupante, quello della scuola pugliese, e che avrebbe delle responsabilità non solo dovute alla pandemia ma anche dovute a chi con delibere regionali ha imposto che la scuola adottasse la didattica a distanza anche in omenti in cui non si avvertiva la necessità.
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