LECCE – Ogni albero espiantato rappresenta una ferita aperta per chi ama la natura, e non solo. E diventa motivo per innescare critiche e polemiche a non finire. Nel mirino finisce l’Amministrazione Comunale di Lecce, “rea” –
secondo alcuni consiglieri – di sottacere, o peggio, ignorare, le conseguenze negative e deleterie connesse a questo tipo di drastici interventi. A far scaldare gli animi sono stati in particolare gli abbattimenti degli alberi di viale Leopardi e quelli collocati all’interno dell’area dell’ex Caserma Massa.
“Ora basta – tuona il consigliere Arturo Baglivo) dei Cinquestelle, firmatario di una mozione assieme al capogruppo di “Progetto CittĂ ”, Pierpaolo Patti) – Ogni volta che in cittĂ verrĂ tagliato un albero se ne dovrĂ assumere la responsabilitĂ l’intero consiglio comunale”.
L’argomento fa parte di una mozione ad hoc che tuttavia non è stata inserita nella prossima seduta dell’assemblea cittadina, in programma mercoledì 30 novembre. Nulla da dire se si è in presenza di un albero malato o se la sua presenza rappresenta un problema legato all’incolumitĂ pubblica, ma il problema è un altro, fanno sapere Baglivo e Patti: “In questi mesi troppe alberature sono state eradicate o tagliate per mere scelte tecniche compiute da imprese esecutrici dei lavori, senza che i settori dell’amministrazione venissero di fatto coinvolti e, soprattutto, senza che le comunitĂ potessero in alcun modo partecipare alle scelte di rimozione” Di qui la richiesta di un’assunzione di responsabilitĂ chiara e diretta da parte della pubblica assise. “Chiederemo al Consiglio – sottolineano i due rappresentanti dei Cinquestelle e di Progetto CittĂ – di pronunciarsi su ogni alberatura di cui si proporrĂ la rimozione e la relativa delibera dovrĂ essere corredata da un parere tecnico, esattamente alla stregua della procedura prevista per l’approvazione dei debiti fuori bilancio. In tal modo ogni rimozione sarĂ frutto di una scelta non solo tecnica, ma anche politica ed alle imprese esecutrici delle opere, nonchĂ© ai progettisti, dovrĂ essere impartito un indirizzo semplice e chiaro, rappresentato dalla volontĂ della cittĂ di mantenere, dove sia possibile e in termini di sicurezza, le alberature esistenti”.
Insomma, la tutela e la conservazione degli alberi assumono così un preciso significato politico. Un caso bipartisan grazie all’intervento di Progetto CittĂ che finisce per aprire l’ennesima crepa nella maggioranza di centrosinistra.
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