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Lecce, Baroni studia le mosse giuste per ripartire

LECCE – La risposta che tutti attendevano dopo la sfida contro il Bologna non è arrivata.

La partita contro la Juventus non era sicuramente semplice, ma contro un avversario decimato dalle assenze ci si aspettava un Lecce più deciso e determinato.

Un avversario reduce pure dall’impegno di Champions League contro il Benfica. Quindi, in teoria, anche stanco. Come doveva esserlo il Bologna, che prima di affrontare i giallorossi aveva giocato in Coppa Italia. E come doveva esserlo, sempre in teoria, la Fiorentina, dopo i suoi impegni in Conference League. Invece, anzichè azzannare gli avversari, a parte il primo tempo con la Fiorentina, la squadra di Baroni è sembrata accomodante. A parte questo, la formazione leccese sta attraversando il più brutto momento della stagione dal punto di vista espressivo.

Serve una scossa e una sana incoscienza. Sì, proprio come ha detto l’allenatore della Juventus rivolgendosi ai propri calciatori. Una ricetta non originale, ma spesso efficace in determinati momenti.

Baroni, però, deve trovare in questo momento l’undici migliore per tornare a fare esprimere la squadra secondo il proprio credo tattico. Sabato scorso sono state tre le novità rispetto a Bologna: Gallo, Blin e Oudin. Innesti che non hanno contribuito, insieme al resto della squadra, a ottenere un  risultato migliore.

Inoltre, sta mancando quella marcia in più che può arrivare da coloro che subentrano. Perché ci sta far rifiatare coloro che hanno finora giocato di più. Oudin si era visto pochissimo, a Bologna aveva dato l’impressione di potersi ritagliare un posto nell’undici di partenza e Baroni lo ha premiato, ma con scarsi risultati. Per non parlare di Di Francesco e dello stesso Bistrovic. Calciatori, con maggiore esperienza, che dovrebbero incidere sulla manovra offensiva.

Una spinta, molto determinante, manca pure da parte degli interni. Problemi già sollevati e non ancora risolti. Questione di uomini o di movimenti? Ecco, anche questi particolari renderebbero la manovra meno prevedibile e più incisiva.

Per la sfida di Udine Baroni sta cercando le soluzioni migliori. Forse si rivedrà finalmente Umtiti: sarebbe prezioso in campo per la tenuta e l’atteggiamento della squadra in determinate situazioni.

Se Pongracic non sarà al top Baroni affiderà al campione del mondo francese la guida della difesa.

A centrocampo potrebbe nuovamente ripartire con Blin mentre in attacco ha tre esterni per un posto: Banda, Oudin e Di Francesco. Sempre che, per una volta, Colombo e Ceesay, non entrino in campo insieme dal primo minuto.

 

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