Cronaca

“Final Blow”, processo d’Appello: tutte le richieste del Procuratore

LECCE – Entra nella fase cruciale il processo nato dall’operazione Final Blow a carico di un’associazione mafiosa smantellata nel febbraio del 2020 in seguito al blitz della squadra mobile di Lecce grazie al quale finirono in trappola anche alcuni esponenti storici della Sacra Corona Unita.

Droga, mafia, estorsioni e un’altra serie di reati di minore entitĂ  che hanno portato all’esecuzione di 72 ordinanze di misura cautelare. Un vero e proprio patto trasversale fra clan mafiosi con il chiaro obiettivo di tentare di infiltrarsi nell’economia sana del territorio salentino attraverso estorsioni, attentati incendiari – come quelli messi a segno contro un’agenzia funebre e contro un comandante dei carabinieri, per non parlare della gestione del gioco d’azzardo e gestione di eventi musicali e spettacoli, tra i quali quelli organizzati nel Parco di Belloluogo a Lecce, e traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto di cocaina.

A giugno del 2021 la sentenza del processo portò a condanne per oltre 500 anni di carcere. Il procedimento penale si è poi spostato in Corte d’Appello dove nelle ultime ore il Procuratore generale Cosentino al termine della sua requisitoria ha chiesto le condanne per gli imputati. In generale alcune conferme e qualche riduzione della pena.

Conferma della pena a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa) per Daniele Balloi 39 anni di Melendugno; 3 anni per Marco Balloi, 41 anni di Surbo (erano 3 anni e 6 mesi); conferma della pena a 4 anni anche per Pasquale Briganti; 6 anni per Deborah Buscicchio (erano 7 anni), 31 anni di Lecce; 14 anni per Andrea Cafiero (erano 18 anni) 30enne di Lecce, 8 anni e un mese per Christian Calosso (erano 10 anni), 34enne di Lecce; 4 anni e 4 mesi per Stefano Castrignanò (erano 5 anni e 4 mesi), 34enne di Lecce; 5 anni e 6 mesi per Cengs de Paola (erano 6 anni e 6 mesi), 46 anni di Acquarica del Capo; 9 anni per Santo Gagliardi (erano 14 anni e 4 mesi), 56enne di Lecce; 6 anni e 6 mesi per Stefano Garrisi (erano 8 anni e 6 mesi) 33enne di Caprarica; conferma a 4 anni per Antonio Giannone, 47enne di Vernole; 14 anni per Manuel Gigante (erano 18 anni 8 mesi) 40enne di Lecce; 6 anni e 6 mesi per Leandro Greco, 42 anni di Lecce (erano 8 anni); 8 anni e 8 mesi per Maurizio Greco (erano 14 anni) 55enne di Lecce; conferma a 6 anni e 8 mesi per Rita Greco, 79enne di Lecce; 8 anni e 8 mesi per Paolo Guadadiello (erano 14 anni), 34enne di Lecce ma residente a Torchiarolo; conferma a 2 anni e 8 mesi per Vincenzo Lanzillotto 41 anni di Galatone; 9 anni e 6 mesi per Luigi Lazzari, 46 anni di Lizzanello ( erano 13 anni e 8 mesi); conferma a 3 anni per Antonio Leo 34enne di Caprarica; 7 anni e 9 mesi per Francesco Leo (erano 9 anni e 4 mesi), 31 anni di Caprarica; conferma a 15 anni per il 31enne di Caprarica Antonio Leto; per Cristian Pepe, 38 anni, di Lecce; conferma a 24 anni, ma in continuazione a una precedente sentenza di condanna a 20, divenuta irrevocabile nel 2019; 13 anni e un mese per , Vito Manzari, 62, residente a Lecce; sono stati inflitti 6 anni a Giuseppe Marzano (erano 7 anni) 54 anni di Galatone; conferma a 4 anni e sei mesi per Mattia Marzano, 30 anni di Galatone; 6 Anni per Graziano Mazzarelli (erano 7 anni) 30 anni, di Lecce; 6 anni e 6 mesi (erano 7 anni e 8 mesi) a Luciano Mazzei, 33, di Calimera; 6 anni E 6 mesi (erano 8 anni) a Mario Miccoli, 51 anni, di Lecce; 14 anni (erano 16 anni ) a Stefano Monaco, 31, di Copertino; 9 anni (erano 15 anni e 4 mesi) a Sebastiano Montefusco, 48, di Galatone; 10 anni (erano 14 anni) a Gianluca Negro, 36 anni, di Surbo.

Conferma a 8 anni e otto mesi a Gianbattista Nobile, 36 anni di Lecce; 14 anni a Valentino Nobile (erano 18 anni e 8 mesi), 31 anni di Giorgilorio; 8 anni e 1 mese a Gianluca Palazzo (erano 10 anni), 46 anni di Lecce; 6 anni e sei mesi per Francesco Panese (erano 7 anni e otto mesi), 26 anni di Calimera; conferma a 4 anni per Roberto Patera, 43 anni di Nardò; 8 anni per Vito Penza (erano 8 anni e 8 mesi), 38 anni Lecce; 18 anni ad Antonio Pepe (erano 20 anni) 60 anni di Lecce; 6 anni e otto mesi a Ruggero Perrotta (erano 8 anni) 46 anni di Melendugno; conferma della pena a 3 anni per Nadia Pispero , 51enne di Taurisano; 9 anni a Shkelzen Pronjaj, (erano 10 anni) 35 anni, albanese, residente a Merine (frazione di Lizzanello); 6 anni e 6 mesi a Gabriele Russo (erano 7 anni e 8 mesi), 29 anni di Galatone; conferma a 4 anni per Salvatore Stefanizzi, 32 anni di Casalabate; 8 anni e otto mesi per Vincenzo Stippelli (erano 10 anni e otto mesi) 43anni di Squinzano, conferma a 8 anni per Luigi Vergine, 47 di Campi Salentina; 11 anni per Guerino Russo (erano 12 anni) 50 anni di Galatone; conferma a tre anni per Michele Lo Deserto, 52 di Lecce; conferma a 4 anni e sei mesi per Luca Longo, 47 di Lecce; 16 anni per Antonio Marco Penza ( erano 20 anni), 38 anni di Lecce; 3 anni per Susanna Vonghia (erano 4 anni) 55 anni di Galatone.

La parola passa ora agli avvocati difensori. Appuntamento il 25 novembre per le arringhe dei legali.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gabriella Mastrolia, Andrea Capone, Anna Elisa Prete, Roberto De Mitri Aymone, Lucia Longo, Paola Scarcia, Maria Ciccarese, Luigi Corvaglia, Nicola Leo, Ivan Feola, Anna Inguscio, Raffaele Benfatto, Maria Scardia e Tommaso Donvito. Antonio Savoia,  Salvatore Rollo, Dario Congedo, Ladislao Massari, Roberto Pascariello, Gabriele Valentini, Donata Perrone, Benedetto Scippa, Francesco Calabro, Germana Greco, Silvio Giardiniero, Giovanni Valentini, Francesco Stanca, Francesco Fasano, Carlo Caracuta, Massimo Muci, Paolo Cantelmo, Carlo Sariconi, Giuseppe De Luca, Luigi Rella, Carmen Castellana, Mario Coppola, Alessandro Stomeo, Marco Caiaffa, Giancarlo Dei Lazzaretti, Laura Minosi, Giuseppe De Luca, Fabio Corvino, Paolo Rizzo, Vincenzo Pennetta, Silvio Verri, Giuseppe Presicce e Ilenia Toma.

 

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