Attualità

Cianciola, peschereccio siciliano spegne il Gps per non essere localizzato: fermato e multato

GALLIPOLI – E’ stato nuovamente smascherato il peschereccio che – secondo alcune segnalazioni che giungono dai pescatori della zona – avrebbe più volte effettuato la pesca a cianciolo nei mari del Salento. Dopo essere stato sorpreso e poi multato dalla Capitaneria di Porto di Otranto per aver violato la normativa europea calando le proprie reti a soli 45 metri di profondità, nelle ultime ore la stessa imbarcazione è stata sanzionata dalla guardia costiera di Gallipoli che ha accertato che il motopeschereccio avrebbe spento il Gps probabilmente per evitare di essere localizzato dai militari.

Solitamente la “sparizione dai radar” – a dire dei pescatori locali – verrebbe messa in atto quando l’imbarcazione staziona sulle zone di secca, a profondità inferiori ai 50 metri consentiti, per poter localizzare i banchi di pesce e trascinarli poi al largo con l’uso di sonar e luci, allo scopo di catturarli in una sola retata. Così il mare viene rastrellato, e i pescatori locali restano a reti vuote. Questa volta, per fortuna, il tentativo sarebbe andato a vuoto perché il personale a bordo della motovedetta è riuscito comunque a beccare in flagranza i pescatori, abitualmente in azione nel mar ionico, comminando loro una multa di oltre duemila euro.

La video denuncia choc che vi abbiamo mostrato lunedì continua, dunque, a sortire i suoi effetti. Nei prossimi giorni i militari della Guardia Costiera di Gallipoli effettueranno altre “verifiche per accertare eventuali ed ulteriori responsabilità anche di carattere penale”.

Sulla vicenda è tornato il consigliere regionale Paolo Pagliaro: “L’attività della Guardia Costiera ci dà ragione e ridona speranza ai nostri pescatori professionisti e amatoriali, che abbiamo sostenuto fin dal primo momento senza alcun tentennamento, e a tutti coloro che, come noi, amano il mare e vogliono difenderlo dalla pesca selvaggia”. Alla luce di questi sviluppi, il consigliere chiede che venga discussa e approvata in Consiglio regionale la sua mozione, che impegna la Giunta a definire delle zone cuscinetto in mare, in corrispondenza delle secche dove i pesci si radunano per riprodursi, da proibire allo stazionamento delle navi da pesca che, spegnendo il gps, individuano e portano via interi banchi da irretire. È questa la via giusta – conclude Pagliaro – per assicurare il rispetto delle regole e la salvaguardia delle risorse del nostro mare e dell’economia locale”.

Articoli correlati

Ex Ilva: incontro del sindaco con delegati e lavoratori

Redazione

Ex Ilva: lo sciopero dei metalmeccanici per la vertenza infinita

Redazione

“È Cultura!”: la Bpp incontra gli studenti

Redazione

Emporio della Solidarietà: nel 2024 sostenute 573 famiglie, ma l’aiuto continua

Elisabetta Paladini

Dal report dell’Inps emerge una provincia di Lecce in chiaroscuro

Antonio Greco

Assenteismo all’Asl di Lecce, confermato il licenziamento di un dipendente

Redazione