Attualità

Il mare: la più grande risorsa del pianeta ancora senza un Ministero

GALLIPOLI – Ultima giornata per la 31esima edizione della rassegna del Mare. Da Gallipoli dopo l’appello ad una petizione popolare , partiranno le richieste per l’istituzione del Ministero del Mare al presidente della Repubblica e al governo da parte dei sindaci, dei comuni marinari e da Mareamico.

Il mare è una fonte preziosa scrigno di risorse e di biodiversità.  Fino ad oggi la politica, però, non ha considerato il Mare e le sue risorse come un tema centrale. L’associazione ecologica scientifica Mareamico da oltre trent’anni si batte per restituire centralità al mare e rilanciare i temi intimamente legati come: pesca, acquacoltura, servizi ecosistemici, energie rinnovabili marine offshore, blue economy, pianificazione dello spazio marittimo, cambiamenti climatici, intrusione salina, turismo e portualità, sviluppo sostenibile delle aree marino-costiere, politica marittima integrata, biodiversità

Secondo il Presidente di MAREAMICO, on. Roberto Tortoli, già sottosegretario all’Ambiente e vicepresidente della Camera: <<per l’Italia non c’è reale transizione ecologica se non viene restituita centralità allo sviluppo delle politiche del Mare, mettendo in conto le criticità, e, in modo particolare, le opportunità di sviluppo. Ne sono consapevoli i Sindaci dei comuni costieri che rimarcano quanto il Mare possa rappresentare per la crescita del nostro paese e quanto delicato sia il suo equilibrio. Come altri paesi anche l’Italia, pertanto, dovrebbe avere un Ministero del Mare per l’attribuzione di tutte le competenze che lo riguardano. La struttura ministeriale deve essere in grado di recuperare, rinnovandole in chiave moderna le esperienze del Ministero della Marina Mercantile. Per raggiungere l’obiettivo nel corso della XXXI Rassegna del Mare ha lanciato a Gallipoli la sottoscrizione di una proposta di legge popolare, facendo leva soprattutto sui tanti comuni e borghi costieri interessati a sposare questa scelta di campo e a sostenere un impegno non più dilazionabile per il bene del Mare.

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