LECCE – Violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro: controlli a tappeto per la lotta al caporalato e allo sfruttamento nei campi. Sono state controllate le posizioni lavorative di 176 lavoratori, di cui 56 provenienti da Paesi extra-UE sono state riscontrate violazioni su orari e sicurezza per 70 lavoratori. L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lecce ha coordinato, nell’ambito del progetto multi-agenzia SU.PR.EME, una task force composta da personale proveniente dagli Ispettorati di Brindisi e Cosenza, da mediatori culturali dell’OIM, dai Carabinieri del NIL di Lecce, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce e dai Tecnici della Prevenzione dello Spesal di Lecce (Area Nord e Area Sud). L’attività di vigilanza straordinaria, svolta nell’arco di 2 settimane (dal 20 giugno 2022 al 3 luglio 2022) ha riscontrato la presenza di ben 35 aziende non a norma con la vigente normativa in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale. I siti ispezionati hanno riguardato prevalentemente “colture a pieno campo”, tra cui campi di piantagione di angurie, lavorazioni di sfrondatura di vigneti, raccolta di vari ortaggi, nonchè aziende zootecniche e agrituristiche. E’stata, inoltre, riscontrata la irregolare presenza sul territorio italiano di un lavoratore albanese con le conseguente adozione dei prescritti provvedimenti di legge. Oltre alle sanzioni, nel corso degli accessi ispettivi sono stati emanati 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettante aziende per la presenza accertata di 8 lavoratori completamente “in nero”.
“Orari di lavoro non rispettati, scarsa sicurezza, lavoratori in nero: il quadro che emerge risulta essere preoccupante nonostante il lavoro e l’impegno profuso nel corso degli ultimi anni dal Tavolo Permanente in materia di lavoro stagionale in Agricoltura che è attivo presso la Prefettura di Lecce” è il commento di Donato Congedo, segretario territoriale Ust Cisl Lecce, e Luigi Visconti, segretario generale della Fai Cisl Lecce.
“Se 70 lavoratori sui 176 controllati si trovano in una situazione di irregolarità se non di vero e proprio sfruttamento, vuol dire che quel Tavolo deve essere riconvocato in tempi brevi e aggiornato alla luce dei dati reali con cui siamo chiamati a fare i conti”.
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