CASTRI – Le indagini sull’omicidio di Donato Montinaro, il 75 enne di Castrì di Lecce ucciso nella sua abitazione di via Roma nella notte tra il 10 e l’11 giugno continuano e gli inquirenti sono vicini alla svolta. I carabinieri sono tornati più volte nell’abitazione ora sotto sequestro per cercare indizi, impronte e ogni elemento utile ad incastrare gli assassini. L’ipotesi che ad agire siano state più persone e non una sola è sempre più accreditata.
C’è un cellulare in mano agli inquirenti, perso per strada durante la fuga e c’è una telecamera a circa 200 metri dall’abitazione che inquadra il punto in cui il cellulare è stato trovato.
Potrebbero essere proprio i filmati estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza delle abitazioni private a dire molto su quanto accaduto quella notte e su chi sia entrato nella casa del 75enne e lo abbia poi legato mani e piedi ad un tavolo, mettendo in atto quella che sembra una vera e propria esecuzione.
In uno dei filmati esaminati si vedrebbe un’auto sospetta che quella sera percorre una stradina alle spalle dell’abitazione della vittima e compie una strana manovra, come se il conducente avesse sbagliato strada e fosse stato costretto ad un’inversione per tornare indietro.
Se sia l’auto usata dall’assassino o dagli assassini per fuggire lo stabiliranno le indagini dei carabinieri che continuano intanto a ricostruire i movimenti della vittima nei suoi ultimi giorni per capire se abbia discusso o litigato con qualcuno.
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