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Covid, schizza la curva dei ricoveri per patologia polmonare

BARI – La cronaca della pandemia sembra quella dei mesi invernali, in cui la curva dei contagi schizza verso l’alto. Il punto, però, è che ora a crescere in modo sostenuto sono i ricoveri di persone a causa del covid. Perché la variante Omicron Ba5 ha riportato anche una alta incidenza della malattia a carico dei polmoni.

Un dato affatto irrilevante che cambia lo scenario degli ultimi mesi. Perché, negli ultimi mesi, se i dati dei ricoveri ci hanno consegnato un quadro in lentissima crescita è stato perché la maggior parte delle persone ricoverate scopriva in quel momento di essere affetto da covid. E dunque, il dato era complessivo e si parlava di ricoveri con covid. Ora, però, torna prepotente a crescere la curva dei ricoveri per covid, di persone cioè che altrimenti in ospedale non ci sarebbero andate. E questa incidenza cresce del 34,5% in una settimana. Una escalation che dà la misura di quanto la variante Omicron BA5 sia altamente contagiosa e molto più ostinata di fronte ai vaccini rispetto a tutte le altre. I ricoveri, che nella totalità aumentano del 17,7% in tutti gli ospedali sentinella della rete Fiaso, riguardano prevalentemente i reparti di area medica: pneumologie e malattie infettive. Nelle terapie intensive i numeri sono ancora fortunatamente contenuti, ma sempre in linea con il trend in crescita. Si conferma un dato però: il 38% dei pazienti in intensiva risulta non vaccinato, percentuale che schizza al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato per Covid nei reparti di area medica. Da sottolineare l’abbassamento dell’età media dei ricoverati in intensiva (59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati). L’aumento riguarda anche i bambini in età pediatrica, i ricoveri sono del 13% in più, di questi il 66% ha meno di 4 anni. Anche in questo la causa si ricorre all’ospedalizzazione proprio per covid.

“Mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid – ha commentato il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore – ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso tornano a essere necessarie l’assistenza respiratoria e la ventilazione”. Di qui l’allarme di Migliore: “Va considerato che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l’ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane”.

https://www.youtube.com/watch?v=1qbjpeD1_Oo

 

 

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