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Operazione “Melita” della Gdf. 28 arresti in Italia, uno anche a Taviano.

Lecce – Operazione della guardia di finanza su scala nazionale dalle prime luci dell’alba. Tra i 28 arresti eseguiti dalle fiamme gialle ci sono anche persone di Bari e Lecce. In particolare nel leccese i finanzieri di Gallipoli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Massimiliano Chetta, 54enne di Taviano. Oltre cento militari in campo con arresti e perquisizioni in tutta Italia nell’ambito dell’operazione denominata «Melita» con il supporto dei reparti territoriali competenti. Si tratta di un agguerrito network, così è stato definito, articolato in 5 gruppi connessi tra loro composto da italiani, maltesi, moldavi, rumeni e ucraini. Tra questi i 28 arrestati.5 persone indagate sono state anche segnalate quali indebiti richiedenti e percettori del reddito di cittadinanza. E’ stata segnalata la posizione di 115 soggetti complessivamente. Accertato il contrabbando internazionale di sigarette, prodotti energetici e alcolici che si estendeva anche in Germania, Slovenia, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia Bulgaria e Grecia. 28 gli ordini di arresto emessi, 20 di questi sul territorio nazionale tra cui quelli nelle province di Lecce e bari, per latri otto invece è stato spiccato l’ordine di arresto internazionale. Un’operazione in cui i finanzieri hanno ricostruito l’ammontare dei tributi evasi pari ad oltre 17 milioni di euro nonché l’avvenuta immissione in consumo di 160 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e di oltre 16 milioni di litri di prodotti alcolici. L’accusa per gli arrestati è di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e sulle bevande alcoliche, il tutto con l’aggravante del reato transnazionale. L’indagine è partita nel 2018 a seguito di alcuni controlli eseguiti su autoarticolati, furgoni, auto private in entrata e uscita dal territorio nazionale dal valico del Brennero, ma anche da Trieste e Tarvisio . Determinanti alcune sofisticate apparecchiature utilizzate per scoprire la presenza di doppifondi sui grossi mezzi ma anche intercettazioni ambientali e telefoniche.

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