CASTRÌ DI LECCE – Una sorta di esecuzione, o una spedizione punitiva finita in tragedia. Donato Montinaro, 75 anni di Castrì di Lecce, potrebbe essere morto per le percosse ricevute o soffocato dal lenzuolo che gli avvolgeva la testa.
Agli assassini, secondo gli investigatori più persone infatti sono entrate in casa, la situazione potrebbe essere sfuggita di mano e nonostante l’irruzione in casa fosse stata organizzata, forse l’intenzione non era quella di uccidere.
Di sicuro chi ha agito, la notte tra venerdì e sabato scorsi, voleva sicuramente far male all’uomo che viveva in casa con la figlia che non si è accorta di nulla. Le fascette da elettricista per legarlo al tavolo e il nastro da imballaggio serviti per immobilizzarlo erano stati portati.
Calci e pugni, sferrati soprattutto al volto, sono stati violenti. I carabinieri del Reparto Operativo di Lecce e della stazione di Calimera stanno indagando scavando anche nel passato dell’uomo coinvolto in episodi di violenza. I carabinieri, coordinati dalla pm Maria Consolata Moschettini, stanno anche ricostruendo i movimenti della vittima negli ultimi giorni per capire se abbia discusso o litigato con qualcuno.
La pista seguita è proprio quella della vendetta. L’autopsia disposta dal pm di turno Maria Consolata Moschettini sarà eseguita nelle prossime ore e chiarirà le cause esatte della morte. La villetta è stata sequestrata. I carabinieri la stanno setacciando alla ricerca di impronte e di qualsiasi elemento utile alle indagini.