LECCE – Ore 17.57. Un minuto di raccoglimento nell’Aula Magna della Corte d’Appello di Lecce sulle note del Silenzio nell’ ora e nel minuto esatto dell’esplosione, trenta anni fa, di 500 chili di tritolo che uccise il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Grande commozione per il memoriale della Strage di Capaci, che l’ANM ha voluto commemorare con il convegno “Gli uomini passano, le idee restano”. Riunite le autorità del territorio con gli interventi del Presidente della Corte d’Appello di Lecce Lanfranco Vetrone, del Procuratore Generale Antonio Maruccia, del Procuratore della DDA Leonardo Leone De Castris, di Vincenzo Scardia, Presidente dell’ANM di Lecce e della Prefetta di Lecce Maria Rosa Trio.
Ad ascoltare il racconto di quel tragico giorno anche tanti studenti.
Durante la cerimonia è stata anche scoperta una lapide sulla quale sono incisi i nomi di tutti i magistrati morti per mano mafiosa o di associazioni criminali.
Giorgia Durante