PUGLIA – Per preparare il pranzo di Pasqua i salentini e pugliesi hanno speso circa 130 milioni di euro, preferendo, in almeno 9 casi su 10, trascorrere la festa in casa con parenti e amici. I commensali, rispetto all’anno scorso, sono aumentati: la media è di sei persone riunite attorno alla stessa tavola, due in più rispetto all’anno scorso.
Secondo l’indagine di Coldiretti Puglia, rispetto alla Pasqua 2021 la spesa è aumentata del 25% ed è risalita sia per effetto dei rincari nell’acquisto di tutti i prodotti tipici della Pasqua che per il fatto che quest’anno sono oltre 120mila i pugliesi che hanno deciso di cogliere l’opportunità del pranzo in un ristorante o in un agriturismo.
Il pranzo di Pasqua è all’insegna della tradizione, con veri e propri riti culinari come le uova sode, il purè di fave, l’agnello, i ‘lampasciuni’, le ‘rape , la pasta fatta in casa, lunga, intrecciata e servita al sugo e le ‘pucce’, pane con le olive.
Ma sono i dolci i veri protagonisti delle tavole pasquali: uova di cioccolato, l’agnello di pasta di mandorla e ovviamente la colomba.