LECCE – Chi cerca non trova. È, a quanto pare, il destino delle imprese del settore turistico locale: il 99,4 per cento di loro, infatti, ritiene difficile o addirittura molto difficile il reclutamento di figure professionali adatte. Eppure, il 91 per cento avrebbe bisogno di esperti in ambito economico-finanziario e l’88 per cento in marketing e comunicazione. Percentuali altissime, che creano difficoltà in quello che è diventato un settore trainante per l’economia del territorio, a maggior ragione con la stagione estiva alle porte e a fronte della necessità di attrarre nuovi mercati, visto che è già noto che la guerra in Ucraina farà perdere al Tacco d’Italia 106mila turisti russi.
Le aziende, dunque, faticano a trovare competenze che soddisfino i loro fabbisogni.
I dati arrivano dal Centro studi di Federalberghi, che li ha presentati nel pomeriggio di lunedì nella sede di Confcommercio Lecce, nell’incontro fra i soci, l’ITS Turismo Puglia e la Camera di Commercio.
Per ovviare al problema, si punta, allora, a formare qui le professionalità che mancano, attraverso l’accordo tra Federalberghi e gli ITS. L’obiettivo è di collocare l’80% dei diplomati all’interno del settore.