LECCE – (t.d.g.) Arriva l’Ascoli e il Lecce tiene premuto il piede sull’acceleratore. Altro turno infrasettimanale. L’ultimo di un tour de force avviato a metà febbraio. “È una situazione anomala, non facile da gestire, ma non andiamo alla ricerca di alibi. Anche gli altri vanno in campo ogni tre giorni. Però il Monza, ad esempio, aveva avuto 24 ore in più di noi per recuperare dalla gara precedente, non è poco. Anzi è tantissimo in queste situazioni. – dichiara Baroni nella conferenza stampa tenuta questo pomeriggio al Via del Mare prima dell’allenamento di rifinitura -. Dovremo pertanto lavorare sull’attenzione e sulla determinazione”.
ASCOLI – La squadra ascolana arriva a Lecce con 24 calciatori. Il tecnico Sottil deve rinunciare agli infortunati Felicioli e Fontana. Tra gli avversari anche l’ex Paganini. “Troveremo una squadra viva, che sta bene, che ha carattere e basta vedere come ha recuperato l’ultimo risultato. Le energie non ci mancano, l’essere umano ha tante risorse, e in queste situazioni è la testa che fa la differenza. Dobbiamo pensare solo a questa gara come se non ci fosse un domani”.
Per la prima volta Baroni dovrà rinunciare a Lucioni. Calabresi e Simic si candidano per la sua sostituzione. “Sui centrali difensivi devo ancora fare una riflessione. Simic ha portato un contributo importante, ma non ha mai fatto i novanta minuti. Lo stesso Tuia si sta condizionando, però vediamo, devo ancora fare delle valutazioni sull’impiego di entrambi o di uno dei due”.
Per il centrocampo Majer dovrebbe ancora partire dalla panchina. “Con tante gare consecutive devo valutare bene le energie. È una partita che ci porterà a correre forte, lo abbiamo già fatto a Monza e lo faremo anche con l’Ascoli, quindi ci servono giocatori al massimo”. E annuncia che si avvicina pure il debutto di Asencio.
Il Lecce cercherà di difendere il primato riconquistato a Monza. “Non è che non guardo la classifica, sono ambizioso e la vita mi ha sempre portato a guardare in alto, ma bisogna fare un passo per volta. Non è questo il momento di guardare la classifica e nemmeno di guardare gli altri perché ti porta via solo energie e rischi di rimanere deluso, ma alla mia squadra perché ci saranno tanti scontri diretti che determineranno la classifica. Quindi massima concentrazione a chi abbiamo sotto e non davanti. Facciamo attenzione perché quando pensiamo di aver raccolto qualcosa, te lo portano via. Ogni giorno ai ragazzi dico: tutto dipende da noi, da quanto vogliamo migliorarci, senza accontentarci di ciò che abbiamo fatto e quanto ancora vogliamo spendere per arrivare fino in fondo. È questo il nostro mantra”.
