TARANTO- Il caro carburante non dà tregua e gli autotrasportatori pugliesi, stanchi di aspettare risposte e stufi dei continui rinvii da parte del governo, hanno deciso di scendere in strada e incrociare le braccia. Come ben noto, infatti, da un anno e mezzo i costi di gestione delle imprese di autotrasporto sono aumentate dell’80% . Una situazione non più sostenibile che Casartigiani Taranto aveva già preannunciato nelle scorse settimane e che ora si è vista costretta a scrivere al Prefetto perché si faccia anche portavoce di una serie di richieste della categoria al Governo.
Tra queste:
• provvedimenti economici di sostegno alla categoria, quali crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal ‘tesoretto’ che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise;
• la previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l’aumento del gasolio;
• la ripubblicazione aggiornata da parte del MIMS dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori;
• l’apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore, per un’analisi approfondita che affronti;
• finanziamento del MCC Garanzia 100% del fondo di Garanzia per le PMI per il settore Autotrasporto.