BRINDISI – C’è una vittima accertata dell’incendio sull’Euroferry Olympia della Grimaldi, scoppiato il 18 febbraio nelle acque davanti a Corfù, tra l’Italia e la Grecia. Un corpo carbonizzato è stato trovato a bordo, era in uno dei camion.
Il comandante della nave,Vincenzo Meglio, a Il Mattino ha detto di non avere dubbi: “Al momento in cui ho dichiarato l’abbandono nave, tutti i passeggeri e l’equipaggio erano sul ponte; il commissario di bordo mi ha ripetuto più volte, dopo averli contati, che erano tutti presenti. Nel momento in cui è iniziato il trasbordo sulle scialuppe sono esplosi i serbatoi di alcuni camion parcheggiati a prua. Veri e propri boati e fiamme alte. Non escludo che per paura qualcuno abbia deciso di tuffarsi in mare oppure si sia allontanato, senza avvertire nessuno dell’equipaggio, per recuperare qualche effetto personale dalla cabina e non sono più riusciti a tornare per salire sulle scialuppe”.
E hanno ancora la paura stampata negli occhi i naufraghi che, a bordo della nave Florencia, sono giunti nel porto di Brindisi. 48 italiani e bulgari. Ad accoglierli il comandante della Capitaneria di Porto Fabrizio Coke.
Nel frattempo, al largo delle coste di Corfù, proseguono le operazioni di raffreddamento della nave incendiata. Nelle scorse ore è stato tratto in salvo uno dei dodici dispersi: ha 21 anni ed è bielorusso. Lo ha detto lui stesso alla Guardia costiera greca che lo ha individuato e salvato a poppa della nave. Le sue condizioni di salute sono buone. Non si hanno notizie, invece, dei suoi compagni di viaggio che mancano ancora all’appello, altri 11 dispersi che potrebbero essere prigionieri nel traghetto.
Allo stesso tempo, autorità italiane, greche e albanesi sono impegnate in una operazione di verifica delle conseguenze ambientali di quanto accaduto. Le acque utilizzate per lo spegnimento dell’incendio, infatti, sono finite in mare con il loro carico di sostanze inquinanti. E a questo si aggiunge il pericolo per la gran quantità di carburante che si trova ancora a bordo.
