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Il Lecce ritrova il successo e la vetta: Crotone travolto 3-0

LECCE (G. Serafino) – Dopo i tre pareggi consecutivi, il Lecce torna ai tre punti. Lo fa con tre gol rifilati al Crotone, formazione stanziata nei bassifondi della classifica, ma pericolosa finchĂ© in partita. A decidere le sorti della gara i due bomber giallorossi: una doppietta di Massimo Coda che sale così a quota 12 in classifica marcatori e Strefezza che lo tallona ad una rete di distanza. Il vantaggio arriva al 34′ su azione illuminante di Hjulmand: il danese dĂ  il via all’azione dopo aver recuperato palle e lanciato in verticale il suo numero 9. A fine primo tempo l’episodio che indirizza definitivamente il match con il calcio di rigore – con tanto di esplosione per fallo di mano di Cuomo – conquistato e realizzato ancora da Coda. Nella ripresa Gabriel Strefezza cala il tris con il Lecce piĂą volte vicino anche al poker. Con questo successo il Lecce sale a quota 46 punti in classifica e si riprende la vetta.

NovitĂ  in formazione erano previste e novitĂ  sono state. Mister Marco Baroni, infatti, cambia ancora il tridente d’attacco dove torna Strefezza dopo la squalifica, ma soprattutto viene lanciato per la prima volta dal 1′ Antonino Ragusa, entrambi ai lati di Max Coda. In difesa, davanti a Gabriel, ricco la coppia Lucioni-Tuia, con Calabresi a destra, Barreca a sinistra; a centrocampo Hjulmand metronomo affiancato da Majer ed Helgason.

Francesco Modesto, invece, si gioca una buona fetta di permanenza sulla panchina del Crotone. La classifica è deficitaria e per cercare una sterzata i pitagorici optano per un 3-4-2-1 con Saro tra i pali, Nedelcerau, Golemic e Cuomo in difesa, Calapai, Giannotti, Kone e Vulic in mezzo, Marras e Kargbo alle spalle della giovane punta Mulattieri.

Arbitra l’incontro il signor Davide Ghersini della sezione di Genova.

PRIMO TEMPO – Con la Curva Nord che torna a colorarsi e farsi sentire, il Lecce fa ancora una volta fatica a carburare. Il Crotone prender subito le giuste misure all’attacco di casa e al 5′ si fa vedere in avanti: Marras apre il gioco per Kargbo, con il classe ’99 che penetra in area, si accentra e fa partire un destro troppo angolato che si spegne di poco fuori alla destra di Gabriel.  Superato il quarto d’ora, però, il Lecce aumenta i giri e si procura la prima palla gol: il duo Strefezza-Calabresi riesce a sfondare da destra con il terzino che va subito al crossa basso in area di rigore dove Helgason colpisce a botta sicura, ma trovando una grande opposizione di Saro. Sulla respinta tentativo di Barreca bloccato a terra dall’estremo difensore. Al 17esimo Calabresi serve al centro Majer: lo sloveno supera il difensore diretto, ma il suo tentativo è murato ancora da un super Saro che chiude ogni pertugio.

Il momento sembra quello giusto, ma la porta calabrese appare stregata. Al 19′ i salentini vanno ancora vicini al vantaggio: Coda lavora bene spalle alla porta e allarga a sinistra per Ragusa, il quale non riesce ad involtarsi tutto solo e conclude debolmente in porta dopo essere stato rimontato. Al minuto 27 il Lecce perde palla in fase di impostazione, prova ad approfittarne Kargbo chiuso dal solo Lucioni: palla dietro per l’accorrente Marras che ciabatta il tiro. Superata la mezz’ora, però, il Lecce mette in chiaro le gerarchie e al 34esimo il banco salta: lo fa saltare ancora una volta Massimo Coda. Ma è illuminate il recupero palla a centro campo e il filtrante in verticale di Morten Hjulmand che libera Coda per il tiro. E’ l’1-0.

Coda insiste anche per vie centrali e per due volte si appoggia su Ragusa: prima, però, la palla è troppo lunga, poi il suo cross viene respinto in angolo. Al 42′ si registra un bel il dialogo tra Majer e Calabresi con quest’ultimo che si incunea in area di rigore, tiro cross teso e potente deviato provvidenzialmente da Giannotti. Non c’è recupero segnalato dall’arbitro, ma proprio nel corso dell’ultimo giro di lancette altro episodio chiave del match: Barreca lancia Coda contrastato da Cuomo che però tocca con la mano. Per l’arbitro Ghersini è facile decretare il penalty, ma non estrae nessun cartellino. Ci pensa il VAR a richiamarlo per valutare l’entitĂ  del tocco del numero 3: dopo la review arriva anche il cartellino rosso in direzione del difensore. Dal dischetto lo stesso Massimo Coda opta per la soluzione centrale ma potente che vale il raddoppio.

SECONDO TEMPO – La gara riprende senza novitĂ  nei 22 in campo e al 50′ altro episodio da VAR: incursione di Ragusa dal settore mancino, il 7 entra in area dove una scivolata di Vulic lo travolge. L’arbitro è vicino e indica il dischetto, ma dalla sala video arriva un altro richiamo: dal replay si vede Vulic toccare prima il pallone con il penalty quindi revocato. L’appuntamento con il tris però è solo rimandato di 3 minuto perchĂ© Strefezza vuole tallonare il suo compagno di squadra in cima alla classifica marcatori. Calabresi va al cross verso Majer, anticipato però da Saro. Lo sloveno però rinviene e apparecchia per Strefezza che col piattone prende la mira e non sbaglia. Inizia quindi la girandola dei cambi con Baroni che sostituisce proprio Strefezza con Di Mariano, fuori anche Majer e Ragusa per Blin e Listkowski. In casa Crotone, invece, Schnegg rileva Kargbo e Adekaine e Mondonico prendono il posto di Marras e Nedelcearu. Al 70′ fa il suo ingresso in campo Simic (fuori Tuia) e il difensore va subito vicino al gol su azione di calcio d’angolo, ma la sua incornata finisce di poco alta.

Nella parte finale di gara Baroni regala la standing ovation a Coda che lascia il campo a Rodriguez. Minuto 79: grande chance per Di Mariano. Cross in area ad opera di Listkowski, il numero 10 salentino ci arriva col piattone ma alza incredibilmente da buona posizione. Ancora Lecce vicino al gol poco prima del recupero (4′) con un bel cross di Barreca in area, colpo di testa di Rodriguez che colpisce la parte alta della traversa di Saro. L’ultima emozione della gara porta la firma di Di Mariano che si mette in proprio, entra in area e fa esplodere il destro respinto da un difensore.

Termina così il match: il Lecce vince, torna al comando e mercoledì prosegue il tour de force di febbraio ancora in casa contro il Cittadella.

TABELLINO

LECCE (4-3-3): Gabriel; Calabresi, Lucioni, Tuia (dal 71′ Simic), Barreca; Helgason (dal 59′ Listkowski), Hjulmand, Majer; Ragusa (dal 59′ Blin), Strefezza (dal 59′ Di Mariano), Coda (dal 77′ Rodriguez). A disp.: Bleve, Plizzari, Vera, Gendrey, Bjorkengren, Gallo, Asencio. All. Baroni

CROTONE (3-4-2-1): Saro; Nedelcerau (dal 70′ Mondonico), Golemic, Cuomo; Calapai, Giannotti, Kone (dal 78′ Schirò), Vulic; Marras (dal 70′ Adekanye), Kargbo (dal 62′ Schnegg); Mulattieri (dal 78′ Cangiano). A disp.: Festa, Estevez, Borello, Sala, Mogos, Awua, Maric. All. Modesto

Marcatori: 34′ Coda, 45’+3 Coda, 58′ Strefezza
Ammoniti: 69′ Di Mariano
Espulsi: 45′ Cuomo
Recupero: 4′ st
Spettatori: 8.196 (incasso euro 84.599,00)

Arbitro: Davide Ghersini della sez. di Genova
Assistenti: Filippo Valeriani della sez. di Ravenna – Matteo Bottegoni della sez. di Terni. IV Ufficiale: Ermanno Feliciani della sez. di Teramo. VAR: Federico Dionisi della sez. de L’Aquila (AVAR): Filippo Bercigli sez. di Valdarno.

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