LECCE – Raul Asencio è arrivato a Lecce con un solo obiettivo: fare bene e aiutare i nuovi compagni di squadra a dare il massimo. A fare gli onori di casa sono il responsabile generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il direttore sportivo Stefano Trinchera. L’ex Fiorentina spiega la scelta dello spagnolo: “Con Raul dovete tenere conto che la scelta è partita dallo scorso anno. Però mi disse che c’era Coda e lui si sentiva titolare. Ora mi ha detto, voglio venire perché mi voglio mettere alla prova. Quando si è giovani si pensa di voler scalare l’Everest. È arrivato con tanto entusiasmo. Aveva risolto il contratto ed era libero. Operazione nata a Natale. L’ho chiamato-ha detto Corvino- il primo gennaio dicendogli che per lui deve essere un anno nuovo. Poi, abbiamo dovuto aspettare per il Covid che per lui è stato molto lungo, è durato per un mese. Abbiamo l’esempio Bleve. Ha avuto il Covid e poi è tornato in campo e si è infortunato”.

Il centravanti, classe ’98, si presenta così: “Ho fatto questa scelta perché ho capito l’interesse del Lecce per me. Quando mi ha chiamato Trinchera ho capito che era una grande opportunità e per questo l’ho voluta sfruttare”.
Su Gabriel Strefezza ha solo parole di stima: “Io conosco Gabriel e so quanto è forte. Non mi ha sorpreso. Qui ci sono giocatori di qualità. Come Coda. Possono fare la differenza in questo campionato”.
I nuovi compagni di squadra lo hanno accolto al meglio: “La prima impressione della squadra è stata positiva. I ragazzi mi hanno accolto benissimo e oltre all’aspetto umano sono anche degli ottimi calciatori. Ci sono giovani che hanno voglia di dimostrare il loro valore. Il Lecce lo conosco bene, anche da avversario l’ho sempre visto come una squadra ambiziosa. Si vede una grande voglia di migliorare”.
Questo per lui potrebbe essere il campionato giusto: “o quasi 24 anni, penso di non aver buttato gli altri anni di carriera, sono stati anni che mi sono serviti per esperienza. Non ho fatto quanto volevo e quanto potevo ma quest’anno può essere diverso. Gli altri anni ero sempre in prestito, quest’anno sono di proprietà del Lecce e voglio dare tutto per questa squadra. Rodriguez? Non lo conoscevo personalmente, ma dopo aver parlato con lui, sono stato ancora più deciso a scegliere questa squadra”.
La competizione nel ruolo c’è, ma sembra non spaventarlo: ” In ogni squadra ci sono giocatori forti, è questo che crea la competizione. Non ho paura perché so che chiunque giochi può andare bene. Ci sono tante partite e chi merita giocherà. L’importante è fare bene per la squadra”.
Sul numero di maglia, infine, spiega: “Ho scelto il 90 perché io di solito scelgo numeri che hanno il 9, gli altri numeri non c’erano. Mi piace. Spero che sia quello giusto”.
C. Tommasi