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Lecce: interminabili liste d’attese ma la sanità punisce i cittadini per prestazioni non eseguite

LECCE- “Multe” per prestazioni richieste e non fruite più di 9 anni fa e la Asl di lecce continua a sanzionare centinaia di cittadini perché costretti ad eseguire, a pagamento e privatamente, per non subire le liste d’attesa

In molti, anche 9 anni fa, hanno annullato (così come previsto) Tac, risonanze, ecografie ed altre prestazioni sanitarie chiamando al cup ma non risultando ufficialmente tale rinuncia figurano come inadempienti e la Asl di lecce, ma non solo, prima che passino i 10 anni per la regolare prescrizione continua ad inoltrare richieste pecuniarie a ‘mo di sanzione/multa.
Il paradosso di una sanità malata che moltissime volte induce il cittadino a non poter aspettare i tempi delle liste d’attesa e caricarsi anche il costo, della prestazione, privatamente malgrado il diritto e le tasse pagate.
Se è vero che qualcuno possa anche aver disatteso l’impegno a disdire la pratica sanitaria non fruita, è altrettanto vero che richiedere una media di 30/40 euro per ogni esame che non sarebbe stato annullato è una vera provocazione visto l’attuale situazione economico/pandemica. Come dire oltre il danno ieri, la beffa sanzionatoria di dover magari, come già detto, eludere liste di attesa di 10/15 mesi per non ammalarsi o morire pagando di tasca.
propria.
L’assurdità è stata già affrontata nelle scorse settimane ma la Asl invece di bonificare la vessatoria pretesa continua, invece, ad inoltrare altre richieste datate e non comprovate seppur richieda, agli stessi utenti, di produrre prova contraria rispetto a quanto gli uffici oggi pretendano.

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