Politica

Infermieri di famiglia e comunità, interrogazione Pagliaro: alla Puglia assegnati quasi 32 milioni. Sia data attuazione a legge 77/20

LECCE- Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo la Puglia Domani e Presidente MRS: “In un momento così drammatico di recrudescenza della pandemia da Covid-19, con il virus che galoppa e sta mettendo di nuovo sotto pressione ospedali e terapie intensive, l’assistenza domiciliare che potrebbero fornire gli infermieri di famiglia e di comunità a supporto delle USCA sarebbe davvero una boccata d’ossigeno per l’assistenza sanitaria regionale. Ma siamo costretti a fare a meno di quest’aiuto prezioso, perché in Puglia non è stata data ancora attuazione alla legge 77 del 2020, che ha istituito la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità e ha previsto l’assunzione di circa 10mila unità in tutta Italia, destinando alla Puglia quasi 32 milioni (per la precisione 31 milioni e 784.417,54 euro) a decorrere dal 2021.
Ho presentato un’interrogazione urgente, diretta al presidente-assessore alla sanità Michele Emiliano, per chiedere in quali tempi la Giunta intenda dare attuazione alla legge nazionale, in modo da utilizzare le somme stanziate per potenziare l’assistenza infermieristica territoriale non solo a favore delle persone con Covid, ma anche dei pazienti con patologie croniche, non autosufficienti e in condizione di fragilità. La figura dell’infermiere di prossimità può essere utilissima anche per l’educazione alla salute e la prevenzione, agendo in rete con i medici di famiglia. Lo standard previsto è di 8 infermieri ogni 50mila abitanti: forse insufficiente, ma comunque manna dal cielo per l’assistenza domiciliare che, anche a prescindere dalla pandemia, ha bisogno di un poderoso rafforzamento.
Già dal settembre 2020 la Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità, per definirne ruolo, compiti, competenze e formazione necessaria. Quindi i binari su cui muoversi sono tracciati, e la Puglia deve imboccarli con urgenza, per sfruttare le risorse stanziate ad hoc dal Governo ed integrare l’assistenza infermieristica oggi più che mai necessaria, anche per alleggerire il carico di lavoro che grava sulla rete ospedaliera”.

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