LECCE- Finestre aperte per circa cinque ore per garantire il giusto ricircolo dell’aria nel mese di gennaio: è una delle regole che le scuole devono rispettare e che sta rendendo lo stare in classe un incubo per gli studenti, ma anche per i docenti. Le scuole non sono attrezzate con adeguati sistemi di areazione e purificazione dell’ambiente, così finestre e porte spalancate rimangono l’unica soluzione per contrastare la diffusione del virus, molto più veloce negli ambienti chiusi. Molti ragazzi si presentano in classe con coperte e plaid, alcuni addirittura con la borsa dell’acqua calda elettrica. Impossibile spogliarsi di giubbotti, sciarpe e guanti. “Se non si ammaleranno di Covid si prenderanno una polmonite” dicono i genitori dal Nord al Sud dell’Italia, ma anche gli studenti non sono contenti e annunciano lo sciopero.
“Dopo che i rappresentanti di istituto di Lecce e provincia si sono riuniti- si legge in un messaggio ufficiale dei rappresentanti d’istituto lecce e provincia che da qualche ora circola sulle chat studentesche- sono emerse diverse problematiche nelle scuole legate alla situazione sanitaria in cui tutti noi ci troviamo. Tra queste l’alto tasso di contagio tra i giovani, la mancanza di mascherine ffp2, l’inadeguatezza dei trasporti, e più in generale il peggioramento della vita all’interno delle 4 mura che rendono la scuola un ambiente meno piacevole da vivere causa restrizioni. Per questo si è deciso sotto comune accordo di indire uno sciopero prolungato (tramite assenza di massa) di tutti gli studenti di Lecce e provincia, che avrà inizio nella giornata di Giovedi 13/01 (con l’eventualità di prolungarlo a tutta la restante settimana), per cercare di ottenere DAD facoltativa, in modo da consentire a chiunque lo ritenga necessario la possibilità di proseguire le lezioni in modalità telematica”.
Gli studenti accompagneranno la protesta con una lettera che sarà indirizzata alla Regione.