PUGLIA – La conseguenza della brusca impennata dei contagi che ha tagliato le vacanze e le uscite fuori casa per l’intero periodo delle festività di Natale e fine anno, è presto detta: prenotazioni in caduta libera anche per l’Epifania 2022, con la spesa dei pugliesi in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi che risulta pari a circa 4,5 miliardi di euro, in calo di oltre 1,5 miliardi rispetto a prima della pandemia nel 2019, nonostante l’aumento rispetto allo scorso anno.
L’analisi condotta da Coldiretti Puglia, sulla base delle segnalazioni dell’associazione agrituristica dell’organizzazione agricola, segna un bilancio fortemente negativo, a chiusura del periodo delle feste segnato da un andamento da profondo rosso nel settore dell’agriturismo e della ristorazione, che si trasferisce a cascata anche sulle aziende fornitrici di prodotti agricoli e alimentari.
Il ponte dell’Epifania di quest’anno, di fatto, sarebbe stato molto favorevole per gite fuori porta e pernottamenti anche brevi. Ma molte strutture, a fronte del pugno di prenotazioni pervenute, stanno decidendo di non aprire per evitare pesanti costi di gestione come personale, energia e riscaldamento, non ammortizzabili.
Il recupero che si è verificato rispetto allo scorso anno, per effetto soprattutto dei buoni risultati estivi, non è stato purtroppo mantenuto negli altri periodi. Solo il 14% dei cittadini – stando all’indagine pugliese – ha deciso di festeggiare il Capodanno fuori, al ristorante, in trattorie e agriturismi che hanno sofferto anche per le disdette last minute negli alloggi con percentuali che hanno superato anche il 60% costringendo molte strutture a chiudere.
Si registra, di contro, un vero e proprio boom delle consegne a domicilio, favorito dal crescente numero di persone in isolamento o in quarantena, senza dimenticare quanti organizzano pranzi e cene nelle case perché non dispongono di green pass rafforzato necessario per mangiare fuori. Una balzo tuttavia del tutto insufficiente a coprire le perdite.