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Prelievi fraudolenti: Poste condannate a risarcire cliente per sicurezza carente

LECCE – “Immaginate di scoprire, all’improvviso, che dal vostro conto personale siano spariti circa € 10.000,00 e di non sapere quandosia accaduto. Immaginate, poi, di rivolgervi all’istituto presso il quale il conto è aperto e di non ottenere né risposte né risarcimenti”. Così due legali spiegano quanto accaduto a una risparmiatrice salentina che, tuttavia, non si è arresa e ha deciso di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per il riconoscimento delle proprie ragioni. E il Tribunale di Lecce ha dato ragione a lei, che non aveva mai perso il possesso materiale della carta associata al conto, né comunicato il codice di sicurezza a soggetti terzi.

Ora Poste Italiane, riconosciuta dal Tribunale del capoluogo salentino responsabile per la carenza dei propri sistemi di sicurezza, sarà tenuta a risarcire la propria cliente, per non aver impedito il compimento di ben 17 prelievi fraudolenti dal conto ammontanti a quasi € 10.000,00.

Il Giudice, dott.ssa Sanghez, ha contestato anche la mancata conservazione dei filmati di videosorveglianza, circostanza che aveva impedito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce di portare a compimento le proprie indagini in sede penale.

“Si tratta di una pronuncia importantissima e che rappresenta un precedente -dicono gli avv.ti Giovanni Tarantino e Filomena Cosentino (delegato Adusbef), procuratori della risparmiatrice- Bisogna disconoscere immediatamente le operazioni non riconducibili alla propria volontà e presentare denuncia-querela presso le autorità preposte”.

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