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Beating cancer plan “contro” l’alcol: Confindustria Lecce chiede intervento a tutela della filiera agroalimentare

SALENTO – “Potrebbe avere conseguenze disastrose per il settore agroalimentare la relazione sul Beating Cancer Plan, secondo la quale non esisterebbe un livello sicuro di consumo di alcolici”. Ne è convinta Confindustria Lecce, che parla di cardini della dieta mediterranea “bistrattati da parte dell’Unione Europea”. “Si tratta di affermazioni pesanti – dice il presidente della Sezione Industrie Alimentari Cesare Spinelli – che speriamo vengano in qualche modo riviste da parte dell’U.E. Siamo sempre stati fautori, anche sulla scorta di studi scientifici ad hoc, del grande valore della dieta mediterranea, che prevede anche un consumo moderato e consapevole di vino (soprattutto quello di qualità, di cui le produzioni delle aziende salentine costituiscono un’eccellenza) in quanto ricco di antiossidanti naturali, capaci di contrastare l’invecchiamento. Oggi l’Unione Europea, invece, sembra porre l’accento indistintamente sull’abuso di superalcolici o, addirittura, sul cosiddetto ‘binge drinking’, molto in voga nei paesi del Nord Europa, trascurando le tradizioni italiane e le specifiche salutistiche legate al consumo consapevole di vino e birra”.

Confindustria Lecce si schiera pertanto al fianco di altre Associazioni di categoria e, in particolar modo, di Federvini che, pur giudicando positivo l’impegno dell’U.E. nella lotta contro il cancro, sottolinea “l’importanza di adottare iniziative basate su evidenze scientifiche, senza ricorrere a scorciatoie o semplificazioni ideologiche di chiaro stampo proibizionista”.

“Con l’ultima iniziativa dell’U. E. – afferma il presidente reggente di Confindustria Lecce Nicola Delle Donne – corriamo il rischio di mettere all’indice storia, cultura, tradizione del buon bere italiano che è esso stesso sinonimo di qualità, moderazione, unicità e convivialità alla base della dieta mediterranea. Confindustria Lecce scriverà, pertanto, al ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli, all’europarlamentare e  primo vice-presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Paolo De Castro e a tutti gli europarlamentari del territorio, perché si attivino per la valorizzazione della dieta mediterranea e dei prodotti tipici dell’agroalimentare che ne sono fondamenta, nonché per arginare il rischio dell’introduzione di ‘health warnings’ sulle etichette, come accade per il tabacco, o l’eventuale innalzamento di tasse e accise sui prodotti alcolici o limitazioni su attività di promozione e marketing”.

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