PORTO BADISCO- E’ stata prelevata dagli artificieri del Genio Militare, per essere fatta brillare in una cava, la bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale ritrovata a Porto Badisco, portata a galla dal maltempo che ha trascinato in mare il materiale di risulta che l’aveva coperta.
Intanto, si cercherà di capire come poter ripristinare la spiaggetta. Lo scoglio maggiore è il fatto che si tratti di area privata, sebbene sia stato riconosciuto l’uso pubblico. I proprietari saranno invitati ad un incontro apposito dal Comune di Otranto nei prossimi giorni.
Il Parco Otranto-Leuca garantirà gli studi propedeutici su flora, fauna, paesaggio, archeologia, mentre il Comune provvederà ad affidare un incarico per un progetto preliminare di massima.
L’intervento, sulla base di una stima approssimativa, costerà intorno ai 700mila euro.
L’idea di partenza del Comune è di mediare tra le due funzioni della baia, cercando di recuperare la parte retrostante con un progetto di ingegneria naturalistica. La parte antistante della spiaggia, invece, dovrebbe essere ripristinata e si punta a farlo con le
sabbie dragate dal porto e risultate di classe A, dunque riutilizzabili nei ripascimenti.