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Finto ginecologo, allarme per laboratori e ospedali: delle vittime conosce tutti i dettagli clinici. LA TESTIMONIANZA

PUGLIA – È allarme sul molestatore seriale che, fingendosi ginecologo, continua a contattare donne pugliesi e salentine. Ne conosce le storie cliniche nel dettaglio, come ci racconta una di loro: “ha puntato sul mio cancro” dice. Sembrerebbe essersi insinuato nei database di cliniche, ospedali e laboratori analisi.

Sta crescendo a dismisura in questi giorni il numero delle vittime pugliesi del sedicente ginecologo, molestatore seriale, che contatta le donne per telefono invitandole ad una visita, nude, tramite webcam  “per accertamenti intimi necessari e urgenti” dice.

Dopo la denuncia pubblica di Noemi, giovane vittima della provincia di Lecce, decine di altre donne si sono fatte coraggio. Qualcuna è riuscita anche a registrarlo. Nel video in coda al testo, si può ascoltare un estratto brevissimo della voce del finto medico, che ha invitato alcune di loro anche a masturbarsi davanti alla camera del pc, per risolvere presunti problemi di salute di cui lui testimonia di essere a conoscenza.

I dettagli che emergono in queste ore sono raccapriccianti e mettono in allarme anche cliniche, ospedali e laboratori analisi del territorio: il molestatore potrebbe averne hackerato i database.

E di fatto delle sue vittime, il finto ginecologo conosce tutta la storia clinica nel dettaglio (le prime diagnosi, gli accertamenti, gli interventi, l’esito degli esami istologici) e usa tutto questo in suo favore. Reputarlo inattendibile non è affatto semplice, se non quando si spinge a domande di tipo sessuale che nulla hanno a che fare con la salute. E’ in quel momento che molte delle vittime hanno intuito la truffa, riattaccando subito il telefono. Altre putroppo, allarmate dalla conoscenza approfondita del finto dottore sul proprio stato di salute, sono cadute nella trappola.

Anna (nome di fantasia scelto a tutela della vittima) è una 40enne delle provincia di Lecce a cui è stato diagnosticato un cancro mesi fa. Un brutto male non del tutto alle spalle, su cui il molestatore ha puntato tutto. La sua esperienza risale alla vigilia di Ferragosto. Nel raccontarla le trema ancora la voce.”Mi ha chiamato poco prima di mezzanotte, mi ha detto che l’isteroscopia alla quale mi ero sottoposta in una clinica salentina di recente, meritava ulteriori approfondimenti. Mi è crollato il mondo addosso. Sapeva tutto di me, della mia famiglia, delle visite mediche a cui mi ero sottoposta in questi mesi. Gli ho detto che, alla luce della sua chiamata, volevo interfacciarmi prima di tutto con il medico che mi aveva operata. Ed è a quel punto che mi ha chiesto, dal nulla, come procedesse la mia vita sessuale. Ho riattaccato”.

Le vittime adesso hanno deciso di fare muro compatto. A chi ancora non ha trovato il coraggio rivolgono un appello, perchè queste molestie non restino impunite. Noemi, la prima a rompere il silenzio, continua a raccogliere decine di testimonianze. Le chiamate del sedicente medico, intanto però, continuano.

ERICA FIORE

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