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90 pale a dieci chilometri dalla costa Otranto-Castro: altro mega progetto di eolico in mare

OTRANTO/CASTRO- Dopo aver annunciato il progetto eolico off shore “Kailia” al largo di Brindisi, la multinazionale Falck Renewables ne tira un altro fuori dal cassetto e stavolta riguarda la costa leccese, in particolar modo il mare a sud di Otranto. Il tratto interessato è quello compreso tra Porto Badisco e Castro, di fronte alla scogliera più alta del parco regionale Otranto-Leuca.

Il progetto si chiama “Odra” e per svilupparlo il gruppo, con sede a Milano e costituito da 164 società con progetti di rinnovabili sparsi in Europa e Stati Uniti, nella primavera scorsa ha creato la società Falck Renewables Odra Srl, con efficacia dal 25 marzo 2021.

L’impianto eolico che vuole impiantare davanti al litorale leccese è gemello rispetto a quello di Brindisi e prevede circa 90 pale eoliche di 12 Mw ciascuna per un totale di oltre un Gigawatt di potenza. Le pale galleggianti hanno un’altezza di circa 250 metri dal livello del mare e la società vorrebbe impiantarle non molto al largo, bensì in una fascia costiera larga 15 km che parte da 10 chilometri dalla linea di costa Porto Badisco-Castro fino ad arrivare ad una distanza complessiva di 25 chilometri. Il punto di connessione a terra, in cui far passare il cavidotto, è località La Fraula, in territorio di Santa Cesarea Terme.

Si ipotizza un tempo di realizzazione pari a cinque anni, con un parco eolico marino, dunque, che dovrebbe essere attivato nel 2026, rientrante nella strategia della transizione ecologica varata anche dall’Italia. In Puglia, ha già ricevuto l’ok una centrale eolica marina nel Golfo di Taranto, un’altra in fase di autorizzazione avanzata è della TG Energie Rinnovabili a Cerano, altri due progetti al largo di Brindisi sono della Iron Solar srl e della Falck Renewables, appunto.

Non riusciamo ad essere più precisi, al momento, sul progetto leccese perché la società non ha ancora depositato il progetto, ciò che farà nei prossimi giorni, e al momento mantiene il massimo riserbo. In questi mesi, infatti, il gruppo Falck ha avviato la fase di scoping con il Ministero per verificare la fattibilità dell’operazione. Nell’ambito di questa fase, nelle scorse settimane ha, però, incontrato sul territorio leccese diverse associazioni ambientaliste, come alcuni circoli di Legambiente, oltre a Confindustria e ai sindacati a livello regionale. Ha inviato, poi, richieste di incontro alla Provincia di Lecce e ad una quindicina di Comuni, sebbene le amministrazioni di quelli direttamente interessati, cioè Otranto, Santa Cesarea Terme e Castro, contattate da Telerama, hanno affermato di non sapere ancora nulla del progetto e di non aver incontrato la società.

Il gruppo milanese sarà però nelle prossime ora a Lecce, proprio per presentare pubblicamente il progetto alla stampa e arriverà con un gran parterre, composto da Kseniia Balanda, direttore generale Odra Energia; Fabrizio Tortora, direttore sviluppo Falck Renewables; Fernando Sada, direttore tecnico BlueFloat Energy, quest’ultima società che a livello mondiale si occupa dell’eolico marino galleggiante. Si ripete, dunque, anche qui il tandem tra i due gruppi delle rinnovabili e quello tra Otranto e Castro dovrebbe essere, dalle indiscrezioni che trapelano, il primo di una serie di progetti che dovrebbero interessare tutta la costa fino a Leuca: questa, infatti, è ritenuta una delle zone più ventose e, dunque, più favorevoli all’eolico off shore.

 

Tiziana Colluto

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