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Avanti un altro: spunta un nuovo progetto di mega impianto di rifiuti a Cutrofiano

CUTROFIANO- Avanti un altro. Un nuovo progetto di impianto di compostaggio e produzione di biogas è stato presentato alla Provincia di Lecce e attiene al territorio di Cutrofiano. Ad avanzare istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), il 3 settembre scorso, è stata la società HUMUS srl con sede a Cutrofiano, in via Filomarini 2-4 , nella Chiesetta sconsacrata di San Giacomo, e vede come amministratore unico un imprenditore di Putignano.

L’impianto ipotizzato è di grossa taglia, poiché dovrebbe lavorare 80mila tonnellate all’anno di frazione organica dei rifiuti e sfalci di potature, tramite il processo di digestione anaerobica con annessa produzione di biogas da immettere nella rete del metano.

A rendere noto il progetto è stato il Forum Amici del Territorio, che esprime la sua netta contrarietà sia per i quantitativi da lavorare, “oltre 1/3 della produzione di rifiuti organici domestici dell’intera provincia di Lecce”, sia per l’ubicazione scelta, “5 ettari di zona agricola a uliveto, da espiantare e cementificare”, nel Parco dei Paduli, al confine con il territorio di Supersano e non molto distante da Collepasso e Scorrano.

Non solo, dalla documentazione depositata emerge che dovrebbero essere trattati in quell’impianto anche scarti dell’industria alimentare, che in quanto rifiuti speciali possono provenire anche da territori oltre i confini della Puglia. Tra questi, feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti (liquami), scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (ind. Lattiero casearia), scarti provenienti da allevamenti zootecnici e industria di trasformazione alimentare. rifiuti di origine animale non contenenti sostanze pericolose, fanghi.

Sarà la conferenza dei servizi a valutare il progetto che, tuttavia, ancora una volta riporta al centro la questione della chiusura del ciclo dei rifiuti, soprattutto nel Leccese in cui non ci sono impianti di compostaggio: a fronte di uno stallo che si protrae sull’impiantistica pubblica di taglia medio-piccola al servizio dei vari ambiti di raccolta, continuano a proliferare proposte di impianti privati, tutti di grossa taglia. E questo nonostante le bocciature – anche nelle aule di tribunale – dei progetti già presentati, da ultimo quello di Metapulia a Lecce.

 

 

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