PUGLIA – Un lavoro di mediazione certosina in Cabina di regia, per provare a frenare l’avanzata dei contagi senza fermare la già difficile ripresa economica in piena stagione estiva. L’introduzione del green pass obbligatorio anche in Italia, così com’è stato già fatto in Francia, non sarà privo di ripercussioni, anche nel Salento, meta tra le più gettonate anche quest’anno per i vacanzieri.
In linea di principio, ciò che si prevede è che si potrà entrare in tutti i luoghi al chiuso se è stata somministrata almeno una dose di vaccino, mentre aver ricevuto la doppia dose sarà necessario ovunque ci sia il rischio di assembramenti.
Di conseguenza, in zona bianca, per entrare nei ristoranti al chiuso basterà aver ricevuto la prima dose. Per gli altri luoghi chiusi, compresi aerei, treni e navi, la decisione sarà presa nelle prossime ore. Il green pass con doppia dose, al contrario, sarà necessario per accedere ai grandi eventi sportivi, di spettacolo, ma anche fiere, congressi e discoteche. Nella trattativa tra il governo e le Regioni su parametri per il passaggio tra le diverse fasce di rischio bianca, gialla, arancione e rossa, i governatori hanno già dato l’ok all’obbligo del green pass anche in zona bianca, purché sia consentito il rilascio, appunto, anche a chi non ha completato il ciclo vaccinale. E questa è una delle grandi novità: è specificato, infatti, che chi ha già ricevuto la prima dose deve effettuare il richiamo. Non presentarsi all’appuntamento per la seconda dose vuol dire far perdere validità al green pass. Un modo, insomma, per incentivare i cittadini a completare il ciclo.