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Presidenza dell’Accademia: Ciracì vince il terzo ricorso. Infondate le ragioni di Puzzovio

Chiusa la vicenda per l’incarico di presidente dell’istituzione culturale leccese per il triennio 2019-2021

LECCE – Si chiude la vicenda per l’affidamento della presidenza del Consiglio di amministrazione dell’Aba Lecce per il triennio 2019-2021.

Il Consiglio di Stato, in data 08/07/2021, si è pronunciato in via definitiva sulla richiesta di ottemperanza della sentenza n. 7647 del 2020 respingendo il ricorso di Luigi Puzzovio nei confronti del MUR, Accademia di Belle Arti di Lecce e dell’onorevole Nicola Ciracì, difeso dall’avvocato Alessandro Orlandini, dichiarandolo infondato, condannando lo stesso Puzzovio, difeso dall’ avvocato Saverio Sticchi Damiani, al pagamento delle spese di lite in favore delle due controparti costituite (la parte pubblica e onorevole Ciracì), liquidandole in € 2.000,00, oltre accessori di legge, in favore di ciascuna di esse.

La sentenza chiude definitivamente una vicenda che aveva già visto soccombente il ricorrente e il suo legale al TAR Lecce e allo stesso CdS, con la giustizia amministrativa che aveva sancito in modo perentorio che il curriculum vitae di Puzzovio “non presentava alcun elemento da cui potersi desumere il possesso della comprovata esperienza maturata nell’ambito di organi di gestione di istituzioni culturali ovvero della riconosciuta competenza nell’ambito artistico e culturale”. Il CdS, inoltre, ha valutato legittimo l’operato del Consiglio Accademico “poiché tutti gli atti sono stati regolarmente assunti in presenza della maggioranza dei componenti e adottate all’unanimità dei presenti come da Statuto”. Stigmatizzata dal CdS “la tesi secondo cui avrebbero dovuto essere consultati i precedenti componenti ‒ e finanche il precedente Ministro Bussetti ‒ poiché oltre che essere sfornita di argomentazione giuridica, contrasta con il principio di continuità degli organi pubblici e della funzione amministrativa, oltre che con le previsioni statutarie”.

“Siamo soddisfatti perché oltre a sancire la correttezza e validità dell’operato dell’attuale Consiglio Accademico – dichiara il Direttore Nunzio Fiore – questa sentenza garantisce la continuità delle buone pratiche didattiche e amministrative che abbiamo iniziato come nuova governance. L’Accademia e i suoi studenti hanno bisogno di un’amministrazione stabile per garantire servizi efficienti e la miglior formazione artistica possibile”.

Pienamente soddisfatto il Presidente di ABA di Lecce Nicola Ciracì: “Ringrazio l’avvocato Orlandini e l’Avvocatura dello Stato per aver difeso in maniera egregia la tesi che merito e competenza sono indispensabili per ricoprire il ruolo apicale nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica. Sono felice di continuare al fianco di tutta la comunità accademica l’opera di rilancio e valorizzazione della nostra Università, portandola in pochi mesi fuori dal tunnel della trascuratezza amministrativa. Ha festeggiato con entusiasmo e presenze autorevoli il suo sessantesimo ed è sede nazionale del prestigioso Premio delle Arti 2022”.

Numerose le attività dell’Accademia in programma per offrire un percorso di formazione sempre più qualificato: “Grazie a scelte di bilancio oculate – prosegue Ciracì – intendiamo diminuire le tasse di iscrizione da 2500 euro a 1800, come fascia massima, venendo incontro alle famiglie e attivare un nuovo e innovativo corso di studi su Cinema e Audiovisivi già dal prossimo anno. Credo che questo cambiamento sia sotto gli occhi di tutti e merita di continuare il suo cammino”.

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