LECCE- Il 16 giugno scade il termine per il pagamento dell’acconto Imu su “seconde case” e “prime case di lusso”. Secondo il Rapporto Imu 2021 elaborato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL, a fronte di una spesa media nazionale di 535 euro per una “seconda casa”, il conto a Lecce-città si conferma più salato: 621 euro (il 16% in più).
Al saldo del prossimo dicembre, il costo medio complessivo dell’Imu per le famiglie leccesi sarà quindi di 1.242 euro, superiore di 172 euro rispetto all’esborso medio nazionale pari a 1.070 euro. Spesa che risulta tuttavia la più bassa in Puglia: a Bari, infatti, spenderanno in media 1.702 euro, a Brindisi 1.344 euro, a Taranto 1.289 euro. A Lecce, invece, è pari all’11 per mille.
«I dati – sottolinea commenta Salvatore Giannetto, segretario generale della Uil di Lecce- confermano l’esigenza di porre rapidamente mano ad una revisione della tassazione sulla casa. Occorre poi mettere mano alla riforma del catasto attesa invano da 30 anni, ponendo fine alle tante iniquità che gli estimi attualmente presentano, ma con il presupposto che i cittadini non possono comunque sopportare un aumento della fiscalità locale».