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Il legno degli ulivi risorsa per arte e artigianato: arriva la proposta di legge regionale

LECCE- Alimentare la filiera artistica e artigianale piuttosto che i forni delle centrali a biomasse con il legno degli ulivi espiantati perché colpiti da Xylella fastidiosa: è questa in sintesi la proposta di legge del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS. 

“Incenerire il pregiato legno d’ulivo delle nostre piante secolari disseccate è un delitto – spiega Pagliaro-. Quei tronchi, vere sculture della natura, vanno recuperati e utilizzati” per fini più nobili, promuovendo le creazioni artigianali di prodotti a marchio “Albero d’Ulivo Secolare della Puglia”. Dal 2013, com’è noto, migliaia di piante secolari si sono ammalate irrimediabilmente, fino a perdere ogni funzione vitale. Negli anni la Regione Puglia ha adottato una serie di iniziative finalizzate al contenimento della diffusione del batterio, tra le quali anche la drastica misura dell’abbattimento degli alberi in area infetta.
Non c’è solo il disastro per il settore olivicolo: il problema ha investito molti altri comparti connessi, tra i quali quello della commercializzazione, lavorazione e produzione del legno d’ulivo, che soffre un crollo dei prezzi, in controtendenza rispetto al dato nazionale che, invece, registra trend in costante aumento e una crescente domanda di materiale pregiato, finora proveniente per lo più dalle foreste tropicali.
Ecco perché la proposta di legge pone la Regione a capo di una cabina di regia per la tutela e valorizzazione del legno d’ulivo derivante dagli espianti. Tra le varie misure, si prevede l’istituzione, in ogni provincia colpita dal batterio xylella, di centri regionali di raccolta, stagionatura e prelavorazione della materia prima, e di custodia dei tronchi monumentali rimossi integralmente. Si tratta di centri all’interno dei quali conferire e lavorare il legno a livello d’opificio, per favorire la creazione di laboratori artistici e artigianali, la realizzazione di prodotti di alta fattura artigianale e la commercializzare del legname conferito. Lo stoccaggio e la stagionatura sono gli step urgenti, anche per fornire un’alternativa alla pratica dell’incenerimento totale del legno, tronchi monumentali compresi, come denunciato anche dal Forum Ambiente e Salute.
Non può essere esclusa poi la formazione professionale. Le risorse per sostenere la proposta potrebbero essere reperite anche e soprattutto tramite il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, approvato con decreto interministeriale del 6 marzo 2020.

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