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Dai numeri le prime mosse del nuovo Lecce: difesa da rivedere. Baroni più vicino

LECCE – Con la delusione ancora cocente per la mancata promozione, il Lecce getta le basi per l’immediato futuro. La questione più importante ed impellente è senza dubbio quella relativa alla ricerca della nuova guida tecnica: salutato Eugenio Corini, in queste ore il lavoro di Pantaleo Corvino è silente ma alacre. La sensazione è che la prossima settimana sarà quella giusta per conoscere il nuovo mister giallorosso. In pole c’è Marco Baroni che non ha accettato il rinnovo con la Reggina, ha salutato, perchè affascinato dal progetto Lecce e sarebbe pronto a firmare il contratto con la società di Via Col. Costadura.
Nel frattempo il Responsabile dell’Area Tecnica fa i conti con il materiale umano a disposizione: a differenza di un anno fa, stavolta non sarà costretto a rifare completamente il look dei salentini. Sono molti i giocatori di proprietà, tra i quali tanti giovani che già al loro primo anno in giallorosso hanno già fatto vedere le loro doti, pur avendo ancora margini di crescita e miglioramento.
E tuttavia le operazioni di mercato non mancheranno: si attenderanno le indicazioni impartite dal nuovo allenatore, ma la società ha già chiare le idee come già reso evidente dal rinnovo del contratto di Antonino Gallo fino a giugno 2024. Ad imporre alcune riflessioni sono soprattutto i numeri che parlano di un pacchetto difensivo come reparto che necessiterebbe di un consistente intervento. Anche quest’anno la difesa leccese non ha ammaliato con le sue 49 reti subite tra campionato e playoff: il dato peggiore tra le prime undici in classifica, peggio ha fatto soltanto il Brescia.
In linea con l’andamento della passata stagione – quella della retrocessione dalla A alla B a suon di 85 gol incassati – la gestione Corini non è riuscita a blindare i pali di Gabriel. Eppure, da un reparto esperto e collaudato da ormai tre anni, ci si sarebbe aspettato di più. Così non è stato.
L’ossatura della retroguardia, guidata ormai da tre stagioni dal duo Lucioni-Meccariello, nonostante i vari innesti, fa fatica a diventare impermeabile e qui le riflessioni da fare sarebbero tante. Il dato però è chiaro: nelle ultime tre annate (due in Serie B e una nel massimo campionato) il Lecce ha subito 179 reti. Una media di 60 reti ogni anno: troppe per una squadra che vuole ambire alla Serie A. Lo sa Corvino e lo sa anche il prossimo mister, chiunque sarà.

La rivoluzione in difesa potrebbe essere dunque il primo passo del nuovo corso.

G. Serafino

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