COPERTINO- E’ di natura certamente dolosa l’incendio che ha ridotto in cenere i tronchi di 500 ulivi già estirpati a Copertino in quanto ritenuti colpiti da Xylella. In Contrada Cambrò, sul terreno di proprietà di una imprenditrice agricola di Nardò, nella notte qualcuno ha dato alle fiamme i resti degli alberi, che avrebbero dovuto essere tagliati e prelevati da una ditta specializzata per farne biomasse. Circa 30mila euro il danno. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Gallipoli.
Secondo Coldiretti, nel Salento il 70 per cento degli incendi interessa gli ulivi che si seccano a causa del batterio. “Una strage che si ripete, anche a causa dell’abbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, con evidenti problemi di sicurezza”, denunciano dall’organizzazione degli agricoltori, che fa sapere che “sono arrivate all’assessorato regionale all’Agricoltura domande di espianto degli ulivi per 216 milioni di euro, ma ne è stato finanziato solo il 19% per l’esiguità delle risorse messe a disposizione. La dotazione finanziaria per gli espianti e i reimpianti di 40 milioni di euro è risultata assolutamente insufficiente, considerato che la Xylella ha colpito ormai il 40% del territorio regionale”.
