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Parla Riccardo: dopo 20 anni nell’ex Ilva, licenziato per un post su un film

TARANTO – Il 24 marzo Riccardo Cristello, 45 anni, operaio nell’Ex Ilva di Taranto, pubblica questo post che gli costerà prima un richiamo disciplinare, poi il licenziamento dall’acciaieria, nella quale ha prestato servizio per 20 anni, senza neanche iscriversi mai ad un sindacato.

Riccardo spigherà che questo post altro non è che un messaggio preconfezionato che circolava sui social in quelle ore e che lui ha copia-incollato. Lo stesso che ha condiviso, di fatto, anche un suo collega che però lo ha rimosso e sostituito con un post di scuse, evitando così, ad oggi, il licenziamento. A lui, invece, è toccato il ben servito.

“Stento ancora a crederci -racconta ai nostri microfoni- per 21 anni ho lavorato al servizio dell’acciaieria, con grande disponibilità e facendomi trovare sempre pronto, anche nei momenti di difficoltà. Essere trattato così per un post su una fiction che racconta quello che Taranto vive da decenni, per una vecchia gestione del siderurgico che è nota a tutti, non è assolutamente giusto. Sono passato dall’essere considerato un aziendalista (mai mi sono iscritto ad un sindacato) ad essere tagliato fuori come l’ultima ruota del carro e senza alcuna possibilità di replica”. Poi stenta a trattenere le lacrime quando racconta che “con moglie, due figli a carico e mutuo sulle spalle, non so come andrò avanti da adesso. L’ho comunicato alla mia famiglia con grande difficoltà, ho sperato fino alla fine che fosse solo un brutto incubo, magari con un lieto fine, frutto di un’interlocuzione, come accaduto per fortuna al mio colleg. E invece nulla. Sto ricevendo tantissime attestazioni di solidarietà. Spero che qualcosa si muova, che il Governo intervenga e che Taranto si unisca ancora di più alla luce di questa storia…spero che si faccia rumore”.

Di gente vicina a lui, parenti e amici, Riccardo ne ha vista morire e come. Sempre per un brutto male. Eppure a quella acciaieria lui ha dimostrato fedeltà per 21 anni. Per poi essere mandato a casa così: con una lettera.

Riccardo si è rivolto al sindacato Usb, capitanato a livello provinciale da Francesco Rizzo. Per il 14 aprile prossimo è stato indetto uno sciopero ad oltranza davanti ai cancelli dello stabilimento “per dire basta a queste ed altre ingiustizie”.

E.Fio

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