Attualità

275, che non sia solo una strada della giustizia amministrativa

SALENTO- “La 275 continua a far notizia – dice l’avv. Quinto – non solo per i ritardi e i lavori mancati, ma per le vicende giudiziarie, l’ultima delle quali conclusa in questi giorni con l’uscita di scena della 275 dalla Corte dei Conti.

Nel giudizio di responsabilità erariale a carico del Consorzio ASI ed ANAS per la vicenda della 275, il Procuratore della Corte dei Conti del Lazio, nell’ultima udienza, ha chiesto dichiararsi l’estinzione della causa per il superamento dei termini di legge per la riassunzione della causa dopo la sospensione disposta nel 2015.
Oggetto del giudizio gli incarichi di progettazione della strada, conferiti dal Consorzio, difeso dall’Avv. Pietro Quinto e dall’ANAS alla ditta Prosal. Si contestava la irritualità delle procedure e quindi una maggiore spesa, con conseguente responsabilità erariale sia degli amministratori che degli Enti nei confronti dello Stato. Nella citazione il danno erariale a carico delle Amministrazioni era pari ad € 800.000,00. Contestualmente era in atti la pendenza presso la Procura di Lecce e Roma dei procedimenti penali per i medesimi fatti su denuncia del Comitato “S.S. 275”. La Corte dei Conti, con sentenza parziale del 2015, disponeva l’acquisizione dei sopravvenuti decreti di archiviazione in quei giudizi. Nel corso del dibattimento l’Avv. Quinto chiariva gli aspetti della vicenda. Il difensore evidenziava come il conferimento in via d’urgenza del primo incarico di progettazione, risalente al 1994, avesse una sua giustificazione per conseguire il finanziamento, effettivamente assegnato, nella programmazione delle opere strategiche di interesse nazionale. I successivi incarichi per la progettazione definitiva furono conferiti dal Consorzio in nome e per conto dell’ANAS, titolare dell’opera, destinataria del finanziamento e stazione appaltante. Sicchè il Consorzio aveva operato, in virtù di apposite convenzioni, come delegato da quell’azienda, proprietaria dell’opera, cui gravava la spesa della progettazione. Ed infatti fu l’ANAS a presentare il progetto definitivo al Ministero delle Infrastrutture. Il progetto fu approvato dal CIPE nel 2009, dopo l’acquisizione di tutti i pareri necessari, e tutt’ora l’ANAS ha provveduto alla redazione del nuovo progetto.
Una questione di stretto diritto sollevata dall’Avv. Quinto ha riguardato l’inammissibilità di una domanda di responsabilità a carico di un Ente Pubblico, come il Consorzio. Ed invero, la responsabilità erariale è personale e richiede il dolo o la colpa grave riferibile solo alle persone fisiche. La sopravvenuta estinzione del giudizio ha posto una parola fine anche a questo segmento giudiziario.
“Il percorso – dice l’avv. Quinto- è stato segnato da 18 cause innanzi al TAR e al Consiglio di Stato (è pendente tutt’ora una causa civile presso la Corte d’Appello di Roma), senza la realizzazione di un metro lineare di asfalto. Le date di riferimento sono: 2001 per il finanziamento; 2009 approvazione del progetto; 2016 annullamento del procedimento d’appalto e superamento del progetto originario; 2021 pendenza del parere VIA su un nuovo progetto parziale relativo solo al primo lotto. Sono trascorsi inutilmente appena vent’anni!”.

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